Come nostro solito quando siamo di fronte a notizie di grande rilevanza esuliamo da quelli che sono i temi principali del nostro blog, in questo caso però è anche cosa doverosa visto che ci troviamo di fronte come ha asserito lo stesso presidente degli stati uniti ad una possibile catastrofe di livello storico.
Lo scenario peggiore immaginabile ci riporta alla mente pellicole come The Day After Tomorrow, Deep Impact e Armageddon, e in questo caso non c'è nulla di scenografico ma è tutto reale.
Nonostante la scienza,com'è giusto che sia, attribruisca all'evento delle cause naturali c'è chi tira in ballo addirittura il progetto HAARP (di cui ne abbiamo parlato in un altro articolo) collegandolo anche al terremoto di qualche giorno addietro che ha tanto spaventato i cittadini di New York , per ora non esistono approfondimenti sufficienti per un articolo completo ma appena sarà possibile scriveremo un post dedicato con tutti gli approfondimenti a riguardo.
Per ora descriviamo i fatti.
L’Uragano Irene rischia di devastare la costa orientale degli Stati Uniti.
Il sindaco Michael Bloomberg ha ordinato l’evacuazione di quasi 300 mila persone, quelle dell’area più a rischio, lungo la costa, dal sud di Manhattan a Staten Island, da Coney Island alle aree di Brooklyn e Queens che affacciano sull’East River e sull’Hudson. E’ la prima volta che a New York si verifica una cosa del genere, con l’evacuazione parziale della città.
L’allarme è massimo non solo per piogge torrenziali e forti venti, ma anche e soprattutto per le mareggiate. Gli esperti statunitensi parlano addirittura di “tsunami”, con onde alte fino a oltre dieci metri
Le dimensioni di Irene sono impressionanti: immagini e dati rilevati dai satelliti e resi pubblici dalla Nasa indicano che ha un diametro pari a un terzo della costa Atlantica degli Stati Uniti..
Secondo gli esperti americani, l’inondazione di molte zone è praticamente certa. Gli studiosi del National Hurrican Center hanno spiegato che l’acqua potrebbe sommergere tutto a New York lungo la costa meridionale della metropoli, dal distretti finanziario di Downtown all’aeroporto JFK, dal tunnel sotto il fiume che unisce Brooklyn a Manhattan alla metropolitana. Il tutto con conseguenze che – sempre gli esperti – non esitano a definire ”potenzialmente devastanti”
L’intera rete della metro – ogni giorno frequentata da milioni di
persone – verrà chiusa domani a mezzogiorno. A memoria d’uomo non si
ricordano precedenti del genere, tanto che i responsabili non assicurano
una ripresa della circolazione nemmeno per lunedì mattina.
Si va verso la chiusura anche di tutti i ponti che collegano l’isola di
Manhattan alla terraferma (da quello di Brooklyn a quello di
Verrazzano). Già sono state messe in sicurezza le altissime gru di
Ground Zero e gli alberi del memoriale per le vittime dell’11 settembre.
Insomma, quella che si profila è una vera e propria paralisi.
Gli ospedali e la case di riposo situati nella ‘zona rossa’ sono stati gia’ evacuati. Prevista anche una paralisi del traffico aereo: i tre principali aeroporti – JFK, La Guardia e Newark – verranno quasi certamente fermati, e gia’ centinaia di voli nazionali e internazionali sono stati cancellati. L’invito rivolto alla gente e’ quello di rimanere a casa. Le ultime ore sono state caratterizzate da una corsa all’accaparramento nei negozi e nei market, dove la gente si e’ riversata per fare scorte alimentari. Negli scaffali e’ oramai impossibile trovare torce elettriche. Tutti i parchi – a partire dal Central Park – saranno chiusi. E viene persino raccomandato di evitare i giardini di casa. Oltre 300 eventi – sportivi o culturali – sono stati annullati. E sono state sospese anche le scommesse ai casino’ di Atlantic City, capitale del gioco della East Coast. La tensione e’ alle stelle. Le parole di Obama hanno convinto anche i piu’ scettici che Irene non va sottovalutata.
Anche se qualcuno a New York spera ancora che non si stia andando verso un weekend da incubo..
fonte ( meteoweb.eu)