domenica 24 luglio 2011

Avvistamento UFO a Oslo



All'indomani della strage di Oslo che ha sconvolto tutta la Norvegia, vi presentiamo un filmato interessante che sta circolando in rete in questi giorni.
Mostrerebbe un presunto ufo sospeso nell'aria nei momenti che hanno susseguito all'esplosione, l'ipotesi lampione rimane probabile ma rimane comunque il dubbio visto che l'oggetto sembra schizzare via dalla visuale ad alta velocità.
Nella rete si stanno sesseguendo molte ipotesi, riguardo un possibile veicolo di origine militare terrestre e naturalmente l'ipotesi extraterrestre, in questo caso la vicenda viene assimilata a tutti i casi in cui avvistamenti ufo o di altre entità hanno preceduto o accompagnato l'evolversi di disastri o tragedie di vario genere.

Vi presentiamo di seguito il filmato


Altra cosa interessante dell'intera vicenda di Oslo è che l'attentatore Anders Behring Breivik responsabile non solo della bomba ma anche della strage del campus dei laboristi farebbe parte della loggia massonica norvegese "San Giovanni Olaus dei tre pilastri" e avrebbe raggiundo il terzo grado su dieci


La notizia è stata riportata sul quotidiano scandinavo DagBladet e sembra trovare conferma visto che il capo della loggi ha preso le distanze dalle azioni dello stesso attentatore, ribadendo però la sua presenza all'interno dell'associazione.
Stranamente la notizia non ha avuto un gran risalto almeno in Italia.




lunedì 18 luglio 2011

Ron Noel, rimozione di un impianto alieno


A giudicare da quanto accaduto a Ron Noel, un americano di 49 anni, gli alieni ci marchierebbero come animali e ci controllerebbero dalle più lontane galassie: dopo 40 anni da quando gli alieni lo avrebbero rapito, l’uomo ha infatti scoperto di avere nel proprio corpo un sofisticato e potentissimo trasmettitore composto da una sostanza metallica, che secondo il dott. Roger Leir che sta studiando il caso, sarebbe in grado di stimolare la generazione di cellule ossee e perciò non provocherebbe né rigetto né infiammazioni.
L’uomo era andato a farsi fare delle radiografie perché gli era stata diagnosticata la sindrome del tunnel carpale ed il radiologo, forse notando qualcosa di strano ma non identificabile, gli chiese se avesse degli impianti metallici.
La stessa sera, per caso, Ron vide una trasmissione televisiva in cui si parlava del dottor Roger Leir come il massimo esperto di estrazione di impianti alieni e come uno dei maggiori rappresentanti della ricerca nel campo dell’ufologia: decise perciò di interpellarlo.
“Ron Noel mi ha consultato 2 o tre anni fa – ricorda il dott. Leir – ma prima di fare qualsiasi intervento estrattivo ho voluto capire bene di cosa si trattasse. La dottoressa Ivonne Smitr ha sottoposto il paziente ad una terapia ipnotica durante la quale ha descritto gli alieni, esseri senza bocca ma che gli parlavano direttamente nella testa dicendogli di non avere paura e che avrebbe dimenticato tutto, il rapimento e l’innesto di un oggetto nel braccio; poi gli sono state fatte delle speciali radiografie dalle quali si è vista una piccola macchia vicino all’osso del suo braccio, successivamente ho fatto la misurazione delle radiazioni per mezzo di un contatore Geiger che non ha rilevato nulla, infine ho usato un misuratore di frequenze molto sofisticato che ha individuato nel braccio di Ron un trasmettitore frequenze capaci di raggiungere il più profondo e lontano universo”.
Il braccio di Ron, inoltre, è stato osservato con una speciale luce ultravioletta e si è osservato che, in corrispondenza dell’ubicazione del minuscolo oggetto appariva un segno, una specie di marchio a forma di C presente anche in altre persone che avevano raccontato di essere state rapite dagli alieni.
Il dott. Leir, che confessa di essere stato un super scettico e di essersi interessato allo studio dell’ufologia solo per dimostrare che tutto quanto si raccontava in proposito non era altro che menzogna, ora, dopo avere estratto a 16 persone 16 oggetti trasmettitori tra cui uno che usava la stessa frequenza della NASA, si dice convinto oltre ogni dubbio che i rapimenti degli alieni possono essere veri, che la stessa persona può essere rapita più volte nel corso della vita come pare sia successo a Ron Noel e che questi minuscoli e particolari oggetti potrebbero inviare informazioni sia a qualcuno che si trovi vicino a noi che a qualcuno che si trovi ad inimmaginabili distanze. 

(fonte: express-news.it)

giovedì 14 luglio 2011

Avvistamento UFO durante missione Atlantis


Venerdì, 8 Luglio 2011 ha segnato l’ultimo volo dello Space Shuttle Atlantis, futuri voli con equipaggio non saranno programmati per diversi anni.

L’ ultimo volo dell’ Atlantis ha riservato la sorpresa di un avvistamento ufo attorno la navicella, due persone hanno notato l’anomalia nel video pubblicandola su youtube.
L’utente di YouTube Chase Campbell (ThatsJustChase) 19 anni ha notato un UFO nel video.Il signor Campbell descrive di guardare gli ultimi secondi appena sopra il connettore nel restro del serbatoio estero.

Il secondo video è di un altro utente di YouTube che va sotto il nome Streetcap1, mostra lo stesso oggetto che si vede nel video precedente, ma è rallentato in modo significativo a rendere più facile l’ osservazione.
Come sempre vi invito a vedere i video ed a valutare dal vostro punto di vista, i fenomeni ufo si fanno sempre più intensi impossibile ignorarli, purtroppo nelle reti televisive nazionali Italiane non pensano a passare queste notizie.



(fonte:segnidalcielo.it)

domenica 10 luglio 2011

Nome in codice: Solar Warden


Il sospetto che esista una flotta spaziale segreta, il cui nome in codice è Solar Warden, ed è sotto il diretto controllo operativo della Decima flotta (Tenth Fleet) della Marina militare statunitense, è fondato.Secondo alcuni, Solar Warden ha già stabilito delle basi sulla Luna e su Marte, e si occupa di esplorazione interplanetaria.
La Tenth Fleet è stata riattivata il 29 Gennaio 2010 come  U.S. Fleet Cyber Command/U.S. Tenth Fleet, con base a Fort Meade, Maryland. Il suo comandante è il vice ammiraglio Bernard J. McCullough III. Come Fleet Cyber Command, è la componente navale di US Cyber Command.Come Decima Flotta degli Stati Uniti, il comando fornisce un supporto operativo per i comandanti della Marina in tutto il mondo, supportando l’informazione, computer, guerra elettronica e operazioni spaziali. Oltreciò,il comando ha il controllo operativo sulle informazioni criptate della Marina e sulle forze spaziali.
Inoltre, sembra che il famoso hacker britannico (Gary McKinnon), il quale sta affrontando l’estradizione verso gli Stati Uniti per l’hacking sui computer del governo e delle forze militari, si sia fatto l’idea di una flotta spaziale segreta che utilizzi tecnologie avanzate. Difatti sembra che l’hacker sia riuscito a scovare dei file classificati della US Space Command (incorporato nel Comando Strategico dal 1 ottobre 2002), in cui ha scoperto una serie di termini militari,quali “trasferimenti flotta-to-flotta” in materia di non-terrestri ufficiali. Egli ha trovato una lista di nomi sotto la dicitura “Non-Terrestrial Officers” e un elenco di nomi di navi. Ma non erano navi della Marina degli Stati Uniti. Quello che ha pensato è che fossero alcuni tipi di navi spaziali, fuori dal pianeta.
L’idea che una flotta spaziale segreta esiste che può intervenire per assistere gli Space Shuttle o la Stazione Spaziale Internazionale è supportato anche dalla testimonianza di un ex dipendente della NASA.
Clark McClelland ha lavorato come operatore di veicoli spaziali per missioni dello Space Shuttle durante il 1989-1992. In una occasione egli sostiene di essere stato testimone dell’esistenza di un astronauta molto alto vicino a quello che sembrava essere un veicolo alato antigravità.  Dal momento che McClelland conosceva tutti gli astronauti del programma Space Shuttle della NASA, ha pensato che quell’astronauta così alto con la la tuta spaziale addosso, altri non era che un extraterrestre!!! Mentre una tal possibilità non può essere esclusa, il veicolo a forma di delta potrebbe invece far parte della Space Fleet collegata all’US Strategic Command degli Stati Uniti.
Ovviamente, tutto ciò sta diventando un tema di attualità molto caldo nelle comunità ufologiche, perché molti trovano difficile credere che l’esercito statunitense stia cooperando con personale civile alieno.
C’è da dire inoltre, che durante una conferenza presso la Lega Navale, alla quale ha partecipato uno studioso di questioni ufologiche che cura un blog specifico sull’argomento, spinto a partecipare più che altro dalla comunità sugli UFO, per rendersi conto in quale misura si è collegati agli alieni, costui è stato  interrogato dagli addetti alla sicurezza e messo al corrente della gravità delle  informazioni di cui era venuto a conoscenza…
Nel corso del meeting, presieduto dall’ammiraglio Gary Roughead, personaggio importantissimo del Military UFO Working Group, a capo delle operazioni navali statunitensi, l’alto ufficiale ha detto che la Tenth Fleet avrebbe bisogno di ulteriori 40 mila uomini in più. Questo non include i 14.000 stanziati già per la divisione cyber-guerra della Tenth Fleet, che lavorano a Fort Meade.

In conclusione, leggendo tutto questo materiale, le cui fonti provengono in prevalenza da studiosi, militari ed intelligence, si può senz’altro affermare che:

1 – Gli alieni esistono e vivono tra noi.
2 - In parte per questo motivo, ed anche per gli investimenti accumulati negli ultimi 50 anni, la tecnologia a disposizione è molto più avanzata di quanto sia comunemente intesa.

Dulcis in fundo, esisterebbe un black budget, dei fondi neri appositi, al di fuori di quelli stanziati alla luce del sole (o quasi) dal Congresso, creati proprio per affrontare questo problema, la cui provenienza, purtroppo, è sconosciuta… ma che potrebbe racchiudere verità forse troppo sconcertanti, per essere comprese e avvalorate da persone ragionevoli
.

E' interessante sapere ed è notizia recente che lo stimato ricercatore ufo britannico Darren PErks avrebbe ricevuto via mail dal dipertimento della difesa degli stati uniti prove inoppugnabili riguardo la veridicità dell'intera vicenda.

venerdì 8 luglio 2011

Padri della tecnologia stealth ammettono gli extraterrestri




Probabilmente tutte le ricerche che sono state effettuate per sviluppare nuove tecnologie non sono state tutto frutto della mente umana, forse a volte c'è stato un piccolo aiuto... 

Secondo l'articolo pubblicato sul numero di maggio 2010 del Muflon Ufo Journale, Ben Rich, il padre del Stealth Fighter-Bomber ed ex capo della Lockheed Skunkworks, ha rivelato che gli extraterrestri sono reali e che i militari americani viaggiano tra le stelle. Quello che ha detto potrebbe sembrare una novità, ma questa rivelazione risale a prima della sua morte avvenuta nel Gennaio del 1995. Le sue dichiarazioni hanno contribuito a dare credibilità ai rapporti che sostengono che i militari americani siano in possesso di mezzi volanti che imitano i veicoli alieni, ma queste tecnologie sono chiuse a chiave dentro progetti oscuri. Lavorò alla Skunkworks (L'ente per la ricerca e lo sviluppo dei progetti segreti della NASA), insieme a circa cinquanta ingegneri e progettisti veterani e da un centinaio di macchinisti esperti e operai

"Il nostro forte era costruire velivoli tecnologicamente avanzati di piccole dimensioni e dalle alte prestazioni per missioni top secret. Ora noi abbiamo la tecnologia per andare a prendere gli ET a casa. No, non occorre una vita per farlo e dovete capire che non conquisteremo le stelle usando la propulsione chimica. In secondo luogo dobbiamo sviluppare una nuova tecnologia di propulsione".

Il Dr Ben R. Rich alla Skunk Works della Lockheed confermò che:

1 - "Ci sono due tipi di UFO - quelli che abbiamo realizzato noi e quelli che loro fanno volare. Parte delle nostre conoscenze le abbiamo apprese su cio' che abbiamo trovato sul luogo degli incidenti e abbiamo ricevuto alcuni doni. Il Governo sapeva e fin dal 1969 prese parte attiva nella gestione di tali informazioni.

2 - "Quasi tutti i progetti aerospaziali “Biomorfici” erano ispirati all’astronave di Roswell, dal Blackbird SR-71 di Kelly sino agli attuali droni, UCAV e velivoli spaziali”.

3 - Era opinione di Ben Rich che al pubblico non andasse raccontato (degli UFO e degli extraterrestri). Credeva che non avrebbe potuto gestire la verità, mai. Solo negli ultimi mesi cominciò a credere che "il gruppo internazionale di direttori" rappresentava un problema ben più grave della presenza di visitatori di un altro mondo.

Il Dr. Ben R. Rich presenziò alla conferenza pubblica degli ingegneri e progettisti aerospaziali nel 1993 prima dell'aggravarsi della malattia e che in quella occasione affermò, in presenza del Direttore del MUFON di Orange Country, Jan Harzan e di molti altri, che "Noi" (ossia il complesso militare/industriale degli Stati Uniti) eravamo in possesso della tecnologia per "viaggiare fra le stelle".



(fonte: www.invasionealiena.com)

giovedì 7 luglio 2011

1954: Ufo su Firenze



Oggi trattiamo uno degli avvistamenti UFO più clamorosi della casistica italiana.

Il 27 ottobre 1954 intorno alle 14.20 i cieli di Firenze sono percorsi da numerosi oggetti volanti di colore bianco e forma “ad ali di gabbiano” (secondo altri testimoni, a forma di “cappello da mandarino cinese”). Dopo il passaggio degli oggetti scende dall’alto, come una nevicata, una specie di bambagia vetrosa i cui fiocchi si sciolgono non appena toccano il suolo. Nello stadio della città si sta giocando Fiorentina-Pistoiese. I tifosi delle due squadre, stupefatti, alzano gli occhi al cielo e indicano le evoluzioni di due misteriosi globi volanti. La partita viene interrotta; anche Ferruccio Valcareggi, allenatore della Fiorentina e futuro tecnico della Nazionale italiana, osserva la scena attonito.

Uno studente universitario, Alfredo Jacopozzi, chiama la redazione de “La Nazione”, i cui giornalisti osservano direttamente una sfera fermarsi sopra alla cupola di Santa Maria del Fiore e quindi ripartire a grande velocità. Il giovane Jacopozzi recupera, riponendolo in una provetta, un filamento della sostanza caduta dal cielo. Analizzato presso l’Istituto di Chimica Analitica dell’Università di Firenze, diretto dal professor Giovanni Canneri, risulterà composto in prevalenza da boro, silicio, calcio e magnesio.
Il fenomeno si ripeterà nei giorni successivi in diverse città, soprattutto dell’Italia centrale, da Roma a Perugia, da Civitavecchia a Lucca. E in tutti questi casi l’apparizione di oggetti volanti è seguita dalla discesa di filamenti vetrosi sui quali vengono fatte diverse congetture sia da esperti che da comuni cittadini.

Un impiegato dell’aeroporto di Peretola telefona a “La Nazione” per raccontare la propria teoria. Secondo lui si tratterebbe di ragnatele. Talvolta il vento le raccoglie e ne fa una grossa palla. Poi qualche corrente ascensionale le porta in alto dove colpite dalla luce solare divengono luminosissime. Possono anche sembrare globi di fuoco. E proprio in quei giorni il tempo è stato molto perturbato, tanto che nel Sud, in particolare nel Salernitano, c’è stato un nubifragio di tragiche proporzioni con centinaia di morti e feriti e più di mille senza tetto. Ci si domanda altresì se la misteriosa bambagia di vetro possa essere stata persa nell’aria da qualche aereo. Il professor Piccardi dell’istituto di chimica e fisica dell’Università di Firenze, interrogato sull’argomento, dichiara di essere propenso ad escludere che la sostanza vetrosa sia stata lasciata cadere da un aereo, mentre avanza l’ipotesi che qualche raffica di vento l’abbia rapita in una fabbrica.
Ma un tecnico della lavorazione del vetro esclude che tale materiale possa essere sfuggito dalle vetrerie della Toscana. In quegli anni in Toscana c’è peraltro una sola vetreria che produce la lana di vetro, la vetreria Balzaretti e Modigliani di Livorno, ma il tecnico dello stabilimento, ing. Francesco Centoro, dichiara che i frammenti di vetro sottoposti all’analisi del Prof. Canneri sono troppo piccoli per poterne capire la natura, se cioè si tratti di materiale lavorato o formatosi naturalmente.
Un pilota ed esperto di aerei, Vasco Magrini, afferma che se un aereo perde lana di vetro significa che sta sfasciandosi, almeno che l’equipaggio non si sia disfatto delle lana di vetro usata come isolante termico, anche se sarebbe vietato lanciare qualsiasi cosa da bordo di un aeroplano. Sembra tuttavia che in concomitanza di alcune delle apparizioni si sia sentito proprio il motore di un aereo.
Altre ipotesi avanzate vanno dal vulcano che avrebbe prodotto i filamenti vetrosi mentre il vento si sarebbe incaricato di portarli in alto, all’esplosione atomica (in quegli anni si fanno esperimenti nell’atmosfera, ma fortunatamente i filamenti non risultano radioattivi), al vetro fuso da una scarica di fulmini, al vetro fuso appartenente ad un meteorite di passaggio, alla lana di vetro utilizzata da aerei sperimentali in funzione antiradar, ai residui di combustione di un nuovo carburante per motori. Si chiamano in causa persino vapori sparsi dai soffioni di Larderello ricchi di sali di boro e silicio. E circa i globi luminosi si ricorda anche che nel mese di ottobre si possono facilmente osservare piogge meteoriche che talvolta danno luogo a spettacoli grandiosi. Tuttavia sembrerebbe un po’ strana la visione di meteoriti in pieno giorno.
Secondo il Prof. Guglielmo Righini dell’osservatorio di Arcetri non ci sarebbe stato comunque alcun disco ma un fenomeno di ottica atmosferica. Data l’ora e la posizione del sole la bambagia avrebbe dato origine a fenomeni di riflessione scambiati per palloni o dischi volanti. Resterebbero da spiegare l’origine del materiale vetroso e i fenomeni notturni che non sarebbero mancati a Firenze e in tutta la Toscana. In particolare un disco luminoso sarebbe stato visto appunto di notte da un medico fiorentino che stava tornando da una visita: era insieme ad un amico ed il disco sarebbe stato visto da entrambi.
In una lettera inviata a “La Nazione” un certo prof. Malvezzi riporta un ricordo personale risalente al 1942, e quindi in periodo non sospetto, quando ancora nessuno parlava di dischi volanti (anche se sembra che qualche episodio fosse già stato registrato e proprio in Italia, ma non era mai divenuto di dominio pubblico), quando avrebbe visto una grande palla verde e poi un oggetto a forma di sigaro, concludendo che le apparizioni saltuarie e isolate di luci cui anche lui aveva assistito nel passato non erano neanche lontanamente comparabili alle “piogge di meteore” che pure aveva avuto modo di osservare sul lago di Como nell’ottobre del 1933.
Il quotidiano riporta anche notizie di fenomeni analoghi registrati all’estero.
In Svizzera sarebbe stato visto sgretolarsi un disco volante. Alcuni frammenti del disco, filamenti argentei, sarebbero stati raccolti dalla locale gendarmeria per le analisi. La notizia appare su un giornale di Losanna del 23 ottobre.
Un oggetto splendente di forma rotonda sarebbe stato visto da un gruppo di vigili del fuoco all’Asmara.
Un “sigaro volante” sarebbe atterrato sul territorio di un’azienda agricola italiana nei pressi di Tripoli. Il titolare, avvicinatosi all’apparecchio avrebbe scorto all’interno sei uomini indossanti tute color giallastro riuscendo a vedere il volto di uno di essi, dall’aspetto assolutamente umano, ma sarebbe stato colpito da una violenta scarica elettrica. Dopo circa venti minuti l’apparecchio si sarebbe sollevato e si sarebbe allontanato a velocità vertiginosa.In Francia un contadino avrebbe visto addirittura un “marziano” con delle lampade di color verde chiaro sulla testa.
Infine radio Budapest, captata il 28 ottobre a Vienna, annunciava che secondo l’osservatorio astronomico di Budapest il “preteso disco volante” che avrebbe attraversato in quei giorni il cielo d’Ungheria sarebbe stato in realtà un grosso meteorite precipitato in territorio ungherese. La radio chiedeva alla popolazione di “non credere alle notizie sensazionali e alle favole pubblicate dagli imperialisti sui dischi volanti”!Infine a Tradate, nei pressi di Milano, sarebbe atterrato un disco volante e sarebbero stati visti in giro anche un paio di “marziani”, ma la clamorosa notizia si rivelerà una burla organizzata da un gruppo di studenti.
Su “La Nazione” se ne continua a parlare fino al 30 ottobre con riferimenti anche ad altri episodi vicini e lontani e divagazioni sul tema. Viene persino ricordato il famoso episodio che ebbe per protagonista Orson Welles. La sera del 31 ottobre 1938, alle otto, Orson Welles e il piccolo gruppo di attori che formavano il “Mercury Theater” si presentarono davanti ai microfoni dello studio di New York della Columbia Broadcasting e misero in scena un racconto di H.G.Wells dal titolo “La guerra interplanetaria” . La trasmissione risultò talmente realistica e drammatica che molti credettero veramente all’invasione da parte dei marziani (si pensava ancora che il pianeta potesse essere abitato) tanto che ci furono scene di panico e qualcuno addirittura si suicidò.
Ritornando all’episodio di Firenze, che presumo non aver mai avuto una spiegazione definitiva, è certo che fu osservato da centinaia di perone in pieno giorno.
E il fenomeno della caduta dei filamenti di vetro, quasi una nevicata, è stato osservato altre volte, anche in epoche storiche lontane, e addirittura sembra essere stato rappresentato da Masolino da Panicale (1383-1447) nel dipinto “Il miracolo della neve”.

“Il Miracolo della Neve” venne dipinto da Tommaso di Cristoforo Fini, detto Masolino da Panicale su ordine del papa Martino V Colonna per la chiesa di Santa Maria Maggiore di Roma intorno al 1428.
” … abbiamo la rappresentazione visuale di uno stranissimo evento implicante Papa Liborio (352-366 A.D.). Secondo tale tradizione storica, in un sogno il Papa ebbe dagli Angeli l’ordine di costruire a Roma una nuova chiesa nel luogo esatto dove una nevicata miracolosa si sarebbe manifestata. Il giorno dopo, una strana sostanza simile a neve cadde dal cielo contro qualsiasi previsione meteorologica, in una calda giornata d’agosto. Il fenomeno fu limitato alla sola zona di Roma in cui venne poi edificata la basilica di S. Maria Maggiore. (…) Quale fu la causa di questa nevicata “impossibile”? Masolino da Panicale, nella sua pittura, rappresenta una scena dettagliata dell’evento, con la neve che cade da una “nuvola” grossa e allungata, grigiastra e a forma di sigaro, sotto la quale sono visibili delle nuvole più piccole. Un’attenta osservazione di queste ultime, peraltro, mostra che non sembrano nubi normali. Esse sono infatti tutte chiaramente delineate nei loro contorni e tutt’altro che vaporose, e sono poi rappresentate a due a due e in maniera identica con illuminata solo la parte superiore, con la maggior parte dei “dischi diurni” muniti di cupola.”

(fonte: R.Pinotti in www.notizieufo.com/clipeo77.htm)



lunedì 4 luglio 2011

Il caso Travis Walton


di Roberto Terzaroli


Pochi casi in tutti questi anni che mi sono appassionato di ufologia mi hanno veramente convinto come la vicenda di Travis Walton, taglialegna dell'arizona che nel lontano 5 novembre del 1975 visse un'esperienza che cambio radicalmente la sua vita.
Travis, descritto da tutti come una persona tranquilla e taciturna tornava quella sera verso SnowFlake con i suoi compagni di lavoro Ken Peterson, John Goulette, Steve Pierce, Allen Dallis e Dwayne Smith, quando vennero attirati da una luce nel bosco, incuriositi si recarono sul posto notando con estrema meraviglia e spavento un disco, che si librava in aria a qualche metro da terra.Travis senza pensarci un attimo quasi ipnotizzato si recò fuori dall'auto e si recò sotto l'oggetto che lo colpi con un raggio facendogli perdere conoscienza.
Gli amici, terrorizzati fuggirono, ma spinti dal rimorso di aver lasciato il suo amico esanime tornarono indietro, ma oramai era troppo tardi e del corpo di Travis non vi era più traccia.
Denunciarono subito l'accaduto alle autorità che naturalmente non gli credettero e anzi in un primo momento avanzarono l'ipotesi di omicidio e di occultamento di cadavere.
Tutti i compagni di lavoro di Travis vennero in seguito sottoposti alla macchina della verità da Gilson, un impiegato del dipartimento di pubblica sicurezza dell'Arizona ed emerse che nessuno di loro mentiva.Il 10 Novembre, dopo 5 giorni squillò il telefono di Grant Neff, cognato di Travis, dapprima non riconobbe il tono di voce ma dopo aver capito che si trattava di Travis entrò totalmente in panico, e dapprima incredulo, si recò con Duane Walton alla cabina della stazione di Haber dove trovò Travis in stato evidente di shock con gli stessi vestiti di quando era sparito ed in stato confusionale, fece ritorno a casa pensando che fossero passate solo poche ore.
Dopo questo cominciarono ad affiorare i primi ricordi di Travis riguardo l'accaduto  e venne sottoposto a ipnosi regressiva da uno specialista che riportò alla luce una vicenda incredibile.Travis si era svegliato all'interno del disco ed aveva avuto un incontro ravvicinato con degli esseri che indossavano una tuta arancione con delle grandi teste ed enormi occhi neri (la descrizione tipica dell'alieno grigio) e con degli esseri umanoidi che indossavano una tuta blu, probabilmente alieni di tipo nordico.


In seguito venne sottoposto lui stesso alla macchina della verità dal dott.McCarthy ma tutt'oggi i risultati dell'esame sono ancora oggetto di controversia ed utilizzati dagli scettici per screditare l'intera vicenda, molti infatti credevano che Walton avesse inventato l'intera vicenda a scopo di lucro, considerando che aveva anche avuto un arresto per frode, per aver falsificato dei salari, inoltre era stato accertato che Travis e i suoi compagni facevano uso di cannabis, ma quest'ultimo particolare sembra aver poco collegamento con l'intera vicenda.Fatto sta che dopo l'accaduto il caso divenne di clamore pubblico e numerosi ufologi ed associazioni si recarono dai Walton per saperne di più sull'intera vicenda.
Il caso divenne cosi importante nel settore che Walton pubblico nel 1978 "The Walton Exprience" che raccontava l'intera vicenda, anche questo fatto suscitò non poche polemiche.Il 1993 fu l'anno di uscita di "A fire in the sky" diretto da Robert Lierberman tradotto in italia con il titolo "Bagliori nel Buio", ovvero la trasposizione cinematografica dell'intera vicenda,  che presentava però numerossime incongruenze con il racconto originale di Travis, sopratutto riguardo ciò che era avvenuto all'interno del disco volante, tutto di fatti era stato volutamente modificato ed, in alcuni tratti, enfatizzato con modifiche sostanziali per rendere il prodotto più "terrificante" e scenografico.


In seguito alle numerose proteste la produzione si scusò per l'accaduto, anche se il film rimane comunque un must non tanto per i studiosi di ufologia ma per chi è incuriosito da queste tematiche e desidera avvicinarsi alla vicenda per saperne di più e approfondire il tutto.In seguito Travis ed il compagno Mike Rogers vennerò di nuovo sottoposti alla macchina della verità sotto pressione dell'ufologo scettivo Jerry Black, ad esaminarli fu di nuovo Gilson e come il primo esame eseguitò confermò che nessuno di loro mentiva.
La vinceda di Travis Walton rappresenta tutt'oggi uno dei più interessanti casi di abductions mai raccontati, molti tutt'ora non credono alle parole di Travis e vedono dietro all'uscita del film, del libro e delle partecipazioni nei congressi ufologici l'unico scopo di lucro, fatto sta che le persone che hanno avuto contatto stretto con Travis in tutti questi anni l'hanno descritto totalmente cambiato dopo questo avvenimento, il che insieme al racconto univoco di tutti i compagni ed alle loro assenti contraddizioni fa ben pensare che l'intera vicenda sia realmente accaduta, come sempre a voi lettori l'ultima sentenza.

Vi lasciamo con un interessante video inedito in italia, e che sicuramente in pochi conoscono, dove viene narrata la vicenda dallo stesso Trevis in maniera autentica con una ricostruzione fedele dell'accaduto, noterete che i fatti avvenuti all'interno del disco sono in completa discordanza con quelli presenti nel film.

Ricordiamo che Travis Walton sarà presente a Roma il 24 e il 25 settembre nel convegno ufologico che si terrà a Roma intitolato: "Iterazioni tra umani e alieni"