Quello di Los Roques, in Venezuela, si conferma sempre più come un arcipelago maledetto, una sorta di nuovo "triangolo delle Bermuda": prima dell'incidente che ha coinvolto Vittorio Missoni - figlio maggiore dello stilista Ottavio - la moglie, Maurizia Castiglioni, e una coppia di amici, Eda Scalvenzi e Guido Foresti, oltre al pilota e al co-pilota, già nel 2008 era scomparso un altro aereo con otto italiani a bordo.
Un mistero mai risolto, nonostante le ricerche - che riprenderanno a fine gennaio - e sui cui restano molti interrogativi. Ma non si tratta dell'unico altro giallo collegato all'arcipelago venezuelano dato che, come ricorda la Voce d'italia - quotidiano in italiano di Caracas - sempre nei cieli di Los Roques nel 1997 scomparve un un altro bimotore con a bordo un avvocato di Amnesty international, un suo amico australiano e una coppia di giovani sposi veneti, Mario Parolo e Teresa De Bellis. Altri casi simili si sono verificati anche nel 2004, quando si persero le tracce di un piccolo aereo con a bordo Antonio Buzzi, le sue due figlie Barbara e Betty e il genero Franco Rosetta, e nel 2006, quando a scomparire fu un velivolo con a bordo Franco Rotunno Diaz, Vincenzo Efrain Rotunno Oteiza e Gabriel Venturi Ariza.
Il caso più famoso e misterioso è però quello del gennaio 2008: mentre era in volo, un bimotore della Transaven scomparve con a bordo un gruppo di turisti, tra cui 8 italiani: Stefano Fragione e Fabiola Napoli, una coppia di sposi in viaggio di nozze, le bolognesi Rita Calanni e Annalisa Montanari e la famiglia Durante di Ponzano Veneto formata da Paolo, dalla moglie Bruna Guernieri e le figlie Emma e Sofia.
Il sospetto, avanzato dal settimanale Oggi che ha seguito attentamente il caso, è che il velivolo scomparso nel 2008 non sia in realtà precipitato, ma che sia stato dirottato dai narcos colombiani, che l`avrebbero poi usato per il trasporto di una partita di cocaina.
Secondo Oggi, un anno dopo la tragedia, i familiari delle vittime (ufficialmente 14, tra cui 8 italiani) hanno ottenuto la trascrizione dell`autorizzazione al decollo. "Afirmativo, solo confirme personas a bordo", dissero dalla torre di controllo. "Somos dieciochos a bordo", rispose il pilota. "Dieciochos, copiado", confermarono dalla torre. Dieciochos: diciotto. Quindi sul velivolo c`erano 4 persone in più: si tratta dei dirottatori?
"I venezuelani hanno sempre cercato l`aereo nel posto sbagliato, ad almeno 4 miglia di distanza dalla zona corretta", ha rivelato a oggi il comandante Mario Pica, ex pilota dell`aeronautica militare e consulente delle famiglie degli otto italiani dispersi nell`incidente. "La ricerca in mare dei resti dell`aereo scomparso a los roques (che finalmente riparte dopo un accordo con la Farnesina) è un`operazione decisiva. Se non lo troviamo, vuol dire che non è mai precipitato e dovremo cercarlo altrove".
(fonte: huffingtonpost.it)
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