Oggi vi proponiamo questo iteressante articolo di Paolo di Bello dal sito infiltrato.it riguardo la figura di Mario Monti
"Mario Monti, il prossimo presidente
del Consiglio voluto da Giorgio Napolitano, è esponente di primo piano
del Club Bilderberg, una associazione al limite del segreto che
raggruppa le personalità più influenti del pianeta: politici,
economisti, imprenditori, militari che annualmente si riuniscono per
decidere le sorti del pianeta. La crisi italiana, eterodiretta da una
potentissima centrale di potere, rischia di trasformarsi nella tomba
della democrazia. La strada del voto, e quindi della legittimazione
popolare del Governo, sembra eclissarsi definitivamente.
Monti e il Bilderberg, un colpo alla nuca della democrazia
Giorgio Napolitano, il comunista
migliorista che approvò (pentendosene solo molti anni dopo) l’ingresso
dei carri armati sovietici nell’Ungheria del ’56, ha nominato Mario
Monti senatore a vita e, ad ore, si accinge a farlo anche Capo del
governo. Ad applaudire la scelta, principalmente, è l’asse BCE-FMI,
ovvero la banda Bassotti di tecnocrati, banchieri e speculatori
internazionali che fanno capo alla Banca centrale europea e al Fondo
monetario internazionale. Gli applausi più fragorosi, tuttavia, giungono
dal club Bilderberg, cioè dalla cabina di regia dell’intera operazione.
Il club Bilderberg (il nome è dell’albergo dove avvenne la prima
riunione) , ovvero il club dei padroni del pianeta di cui Monti, da
anni, è parte integrante. Mai, come in questo caso, per capire la scelta
compiuta dalla banda Bassotti bisogna risalire “a monte”. Il club, o
gruppo Bilderberg, è ignoto alla stragrande maggioranza del globo
terracqueo, fattore che ne determina l’influenza occulta e la
manipolazione segreta di tutte le principali decisioni che governano il
pianeta. Stiamo parlando di circa un centinaio di persone potenti e
influentissime, politici, economisti, imprenditori e militari collocati
in posti chiave e strategici, che annualmente, dal 1954, si riuniscono
in piccole cittadine, lontano dagli occhi della pubblica opinione, per
assumere decisioni che riguardano il destino di milioni di inconsapevoli
persone. Nel corso di questi meeting (nel 2004 lorsignori si sono
riuniti in Italia, a Stresa) la stampa è tenuta rigorosamente alla larga
e vige per i protagonisti il divieto assoluto di rilasciare qualsiasi
tipo di dichiarazione. Per capirci, del Bilderberg ha fatto parte il
banchiere David Rockfeller (uno dei fondatori) e ne fa tuttora parte
Henry Kissinger, il potentissimo segretario di stato di Richard Nixon al
centro delle più inquietanti trame internazionali degli anni ’70.
Kissinger, per capirci, è l’uomo del golpe cileno e dello scandalo
Watergate. Ma senza andare a ritroso nel tempo, e per restare a casa
nostra, nel Bilderberg troviamo le tracce dell’ex presidente del
Consiglio, Romano Prodi, del neopresidente della BCE, Mario Draghi, del
pupillo di casa Agnelli, John Elkan, del numero uno di Telecom Italia,
Franco Bernabè e, per finire, il presidente del consiglio in pectore –
quello voluto da Napolitano – Mario Monti.
L’ex comunista migliorista ha
deciso quindi di puntare su un uomo che è, nella migliore ipotesi,
espressione del Gotha finanziario mondiale, mentre nella peggiore è
parte integrante di un club di framassoni che decidono i destini del
mondo. Invitiamo, tra coloro che ne volessero sapere di più, alla
lettura dell’illuminante volume “Il club Bilderberg – La storia segreta
dei padroni del mondo” del giornalista spagnolo Daniel Estulin.
Un’inchiesta rigorosa e inquietante dove i lettori italiani potranno
conoscere un aspetto segreto del prossimo premier.
E’ chiara, almeno ai nostri
occhi, la deriva verso la quale ci stiamo avviando, quella di un
esproprio progressivo della democrazia. La parabola berlusconiana ha
fatto credere agli italiani che, contrariamente all’adagio popolare, al
peggio vi fosse un limite. Invece non è così: il peggio deve ancora
venire. Stiamo finendo nelle mani della più grande macchina di
macelleria sociale che il mondo conosca, quella di una camarilla di
plutocrati manovrati dalla più grande centrale di potere al mondo: il
Bilderberg, appunto. Sorprende, in tutto questo, il ruolo di Giorgio
Napolitano, levatrice di quello che si annuncia il più grande infarto
della democrazia italiana. Il Capo dello Stato, dinanzi al crollo del
berlusconismo, finito nel nulla come dal nulla era nato, aveva un solo
dovere, che non è quello imposto dalla prassi, cioè di esplorare la
possibilità di governi alternativi, ma quello imposto dalla realtà dei
fatti: restituire la parola agli elettori e consentire l’insediamento di
un governo legittimato dal consenso popolare. Il governo Monti,
eterodiretto dai marescialloni del Bilderberg, è il colpo di nuca alla
democrazia italiana."
(fonte: infiltrato.it)
(fonte: infiltrato.it)
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