giovedì 31 maggio 2012

Fine del mondo 21 Dicembre? No, il 5 Giugno


Fine del mondo: nuovo Ciak. L’imminente passaggio di Venere sul disco solare (accadrà il 5 giugno prossimo) ha scatenato una nuova isteria apocalittica, ancora una volta legata alla la fine del ciclo calendariale dei Maya. La nuova interpretazione della profezia è stata enunciata a metà marzo scorso dall’archeologa americanista Maria Longhena, nell’ultima delle conferenze della terza edizione di «Kon Tiki, Rassegna del Documentario di Archeologia e di Viaggi», a Bologna. Per alimentare questa speculazione si prende come riferimento preciso allineamento Sole-Venere-Terra del 5 giugno 2012 e lo si lega alla fine del nostro mondo, anticipando il disastro globlale di 200 giorni rispetto al solstizio invernale di quest’anno.

In dettaglio la nuova profezia e il ruolo di Venere.

Partiamo dal fatto che già la certificazione della fine dei tempi il 21 Dicembre 2012 è già ampiamente contestata, non solo nel merito ma anche nel metodo di calcolo, considerando l’arbitrarietà del conteggio a ritroso dei tredici Baktun (periodi di 400 anni) del «Conto lungo» del calendario dei Maya che fisserebbe il loro anno zero all’11 agosto del 3114 a.C. della nostra cronologia. Ma vediamo perchè si è arrivati al 5 Giugno 2012 e perchè si è scomodato un allineamento cosmico.

 Perché sarebbe così importante questo passaggio di Venere?

La divinità legata a questo pianeta - ha spiegato Maria Longhena - era associata a eventi nefasti, come alluvioni, disastri, guerre. E la fine del ciclo del «conto lungo» calendariale maya è prevista con sventure, esattamente come la fine del ciclo precedente: quest’ultima è rappresentata, nel Codice di Dresda, con un diluvio universale simboleggiato da un immane drago che vomita le acque sulla Terra. Appiglio un pò debole ma la Loghena pare crederci davvero.

Anche se è complicato decodificare le profezie dei sacerdoti maya, una chiave di lettura legata al transito di Venere sul Sole è stata proposta anche dall’astrofisico Jesùs Galindo Trejo che ha studiato i dipinti parietali nella «Sala degli Affreschi» a Mayapan: i 13 Baktun del «Conto lungo» si compiranno secondo lui al prossimo transito di Venere sul Sole, ossia il nostro 5 giugno. E le scritture incise su una grande stele di pietra a Tortuguero (nel Tabasco, il profondo sud del Messico) prevedono con certezza la fine del ciclo calendariale «al compimento del “Conto lungo”, con la discesa dal cielo di un essere soprannaturale, il quale porterà...» dice il ricercatore. 

 Cos'è esattamente il passaggio di un pianeta davanti al Sole ?



Il “transito” o “passaggio” di un pianeta davanti al disco del Sole e’ un  fenomeno abbastanza raro. Osservando dalla Terra solamente due pianeti del Sistema Solare possono dar luogo a tale avvenimento: Venere e Mercurio. Infatti, e’ necessario che il pianeta che “transita” sia in una posizione intermedia tra il Sole e la Terra, ovvero percorra un’orbita intorno al Sole interna a quella della Terra.

Il passaggio di un pianeta davanti al disco solare e’ determinato da un particolare allineamento del tipo Sole - Venere (o Mercurio) - Terra. L’orbita della Terra e di Venere giacciono su piani diversi, che si intersecano lungo una retta, detta linea dei nodi (AB), sulla quale giace il punto che rappresenta la posizione del Sole. Perche' si verifichi il transito di Venere davanti al Sole e' necessario che i due pianeti si trovino contemporaneamente su questa linea (ad esempio la Terra nel punto A e Venere nel punto C). Questa condizione si verifica per un breve periodo di tempo e determina una specie di eclisse di Sole, nel caso specifico non provocata dalla Luna ma da un pianeta.

Insomma un evento raro ma convenzionale, che non si capisce su quali basi dovrebbe provocare caos cosmici. Ma non abbiamo certo la possibilità di smentire nessuno.


(fonte: ufoonline.it)


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