Dopo il 21 maggio scorso quando comunicò in radio che “Signori, signore, entrate nei vostri rifugi antiatomici. La fine del mondo è prevista per questa notte”, Camping ci ritenta.
Ma se in quel caso il suo studio si era basato sui calcoli del ciclo delle festività ebraiche, come descritte nell’antico testamento, per poi combinare i risultati con quelle della Bibbia ottenendo la fatidica data del 21 maggio 2011, questa volta il giorno coinciderebbe con l’esatta numerazione che intercorre tra la morte di Gesù e l’Apocalisse stessa.
Secondo il predicatore, se la data della Crocifissione è stabilita al primo aprile del 33 d.C., allora, moltiplicando per due volte fra di loro i tre numeri sacri 5, 10 e 17 (riferiti rispettivamente alla redenzione, la completezza e il cielo), si ottiene 722.500, ovvero il numero dei giorni che separerebbero il Venerdì Santo dal Giudizio Universale. Da qui la data prescelta per la chiamata di massa davanti a Dio.
E ancora, i segnali che dovrebbero indurci a credere in una fine del mondo possibile,per Camping, sono:“i furti, le menzogne, la malvagità e le perversioni sessuali nella società ci stanno dicendo qualcosa, come il movimento del gay pride, inviato da Dio come segno della fine dei tempi”.
Insomma di tutto e di più. Ma c’è da dire che in molti non credono più alle sue parole. Ad esempio su Facebook, non appena diffusa la notizia, c’è stato qualcuno che si è lamentato dicendo “di aver già pagato una cena per venerdì 21”, chi scherzosamente ha detto che il “mondo non può finire proprio domani, visto che sabato dovrà festeggiare il suo primo anniversario di matrimonio”, o ancora chi ha troppe cose da fare prima che l’Universo cessi di esistere. In poche parole, per molti, l’Apocalisse può, o meglio, deve attendere.
(fonte barimia.info)
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