mercoledì 27 giugno 2012

29 Giugno: "Chasing Ufos", un messaggio per gli alieni


Se volete mandare un messaggio agli alieni, venerdì 29 Giugno 2012 è la data giusta. Via twitter! A organizzare il tweet collettivo che verrà spedito nell’etere dal radiotelescopio di Arecibo sono gli esperti del National Geographic.

In occasione del lancio della nuova trasmissione "Chasing Ufos" : dalla mezzanotte di venerdì alle sette del mattino di sabato chiunque potrà mandare il proprio tweet a tutti gli Et eventualmente in ascolto.
 
Per aderire all’iniziativa basterà contrassegnare i propri tweet con l’hashtag #ChasingUFOs, e i messaggi verranno riuniti in un unico testo che, una volta tradotto, verrà inviato dal telescopio portoricano il 15 agosto, giorno dell’anniversario: “Stiamo lavorando con il telescopio di Arecibo per capire il modo migliore di codificare i messaggi, molto probabilmente saranno tradotti in un codice binario“ spiega Kristin Montalbano, portavoce del National Geographic.

I messaggi saranno raccolti e inviati, nell’anniversario di una data speciale:l’anniversario della ricezione del messaggio WOW l’inpulso radio di 72 secondi proveniente dalla costellazione del Sagittario 30 volte più forte del rumore di fondo e mai completamente spiegato.

 

Wow! passò allo storia come l’appunto accanto a una sequenza di numeri e frequenze, scritto di getto in un giorno d’estate il 15 agosto 1977 da Jerry R. Ehman, mentre lavorava per il «Progetto Seti» con il radiotelescopio Big Ear dell’Università dell’Ohio. Indicava un segnale alieno, il primo  e unico mai individuato.

Non solo aveva avuto una durata anomala, 72 secondi, ma (ecco l’altro elemento incredibile) possedeva le caratteristiche previste un ventennio prima da altri due ricercatori, Giuseppe Cocconi e Philip Morrison: il valore di 1420 Mhz corrispondeva infatti alla radiazione dell’idrogeno, l’elemento più comune nel cosmo, e quindi supponiamo noi, da un punto di vista umano rappresenta il messaggio universale per antonomasia, quello che qualunque mente può concepire come l’alfa e l’omega.

Quel giorno di Ferragosto avrebbe potuto trasformarsi in una delle date-chiave dell’umanità e invece svaporò in una nube di dubbi. Il bis non c’è mai stato e senza repliche certe non c’è scienza.


(fonte: invasionealiena.com)


lunedì 25 giugno 2012

Il mistero dei cerchi nel grano a Santena, Poirino (Torino)


 TORINO – Cerchi nel grano che “girano” tutti nello stesso senso. Diametri più che precisi, perfetti. “Comunque la si pensi, è un’opera d’arte”, dice a La Stampa Goffredo Cimino, di mestiere decoratore. Tutti in pellegrinaggio, spinti dalla curiosità per quei cerchi nel grano apparsi improvvisamente e misteriosamente a Santena, in provincia di Torino. Il disegno raffigura la data del 21 dicembre 2012. La fine del mondo, secondo l’antico e famigerato calendario Maya.

Ma, come riporta La Stampa, per molte persone questi cerchi nel grano sono la prova in terra dell’esistenza di altre forme di vita. Una signora spiega: “Bisogna portare qui al più presto un contattista…”. Mestiere, ci spiega, di chi si mette in contatto direttamente con chi, eventualmente, ci stia cercando dall’altra parte della galassia.

Il primo ad accorgersi dei cerchi nel grano è stato il proprietario del campo. Si chiama Michele Tesio, 50 anni, imprenditore agricolo: “Sabato mattina i cani correvano all’impazzata. Pensavo andassero dietro ai daini. Ma in genere fanno una passata lungo le tracce lasciate dal trattore, e filano via. Invece insistevano. Allora sono andato a vedere”.

 La moglie si chiama Marina, ed è sinceramente stupita per tutta questa gente che sta arrivando davanti al suo cancello. Chi non lo sarebbe? “Un signore di Asti mi detto che proprio sabato ha visto delle sfere luminose… Secondo lui, i due fenomeni devono essere in correlazione. Un altro ha detto che verrà a misurare il campo magnetico con il pendolino. Quanto a me, sinceramente, non so. Dico questo: sia un disegno concepito in cielo o in terra, complimenti a chi l’ha fatto”.






(fonte: http://www.blitzquotidiano.it)

mercoledì 20 giugno 2012

I spaventosi segreti delle nanotecnologie militari


 
E' l'ultimo "giocattolino" dell'esercito americano, già in produzione. Un insetto drone, controllabile a grande distanza e dotato di telecamera, microfono e siringa. Secondo le autorità è in grado di prelevare DNA o iniettare dispositivi RFID di localizzazione nella persona-obiettivo, provocando una sensazione di dolore quasi impercettibile, paragonabile a quello provocato dalla puntura di una normalissima zanzara. Ovviamente gli utilizzi a cui potrebbe essere destinato dai servizi segreti sono molteplici: può essere utilizzato come spia, essendo dotato di telecamera e microfono, ma anche come "silenzioso sicario", iniettando nella vittima prescelta, al posto del chip RFID uno dei potentissimi veleni disponibili nel mercato, in grado di provocare arresti cardiaci, facendo pensare a un decesso naturale. La "zanzara drone" può penetrare in una villa sorvegliatissima, eludendo guardiani e sistemi di allarme, passando a fianco degli addetti alla sorveglianza, penetrando attraverso una finestra o una semplice fessura, per poi magari essere "parcheggiata" sopra un armadio fino a quando la vittima non se ne va a dormire,  pungerla e abbandonare l'ambiente senza lasciare traccia e destare sospetti. Le tecnologie militari sono avanzatissime, ed è obbligatorio considerare che la maggioranza di queste sono mantenute segrete. Negli ultimi anni hanno "svelato" qualche scoperta, ma sulle tecnologie più importanti è mantenuto lo stretto segreto militare. Sappiamo che è stato persino approntato un "lettore di onde cerebrali" i cui utilizzi potrebbero essere molteplici, armi "psicotroniche" e chissà quali altri marchingegni in grado di uccidere. 

La Hitachi ha recentemente realizzato chip RFID (che significa Radio Frequency Identification) di dimensioni paragonabili a un granello di sabbia: 0.05×0.05mm. 



Nella prima foto il pixel nero che vedete è proprio il chip in questione, delle dimensioni di 0.05 x 0.05 millimetri.Nella seconda immagine la riga nera obliqua è un capello, messo a confronto con i chip RFID in questione.

 Per maggiori informazioni sulla tecnologia sopra citata leggete questo post su un forum. Il livello della tecnologia, sopratutto in ambito militare, è avanzatissimo. Ed è incredibile pensare che ancora oggi si muore per malattie banali, che spesso vengono "curate" con terapie perenni, instaurando una vera e propria dipendenza. La scienza ormai ha la mappa del genoma umano, e secondo alcuni ricercatori, mediante le staminali - la cui ricerca viene osteggiata, almeno a livello "ufficiale" - sarebbe possibile rigenerare i tessuti, curare malattie di ogni tipo e teoricamente diventare immortali, rigenerando i tessuti. Chissà quali ricerche e scoperte vengono effettuate in gran segreto, chissà quali tecnologie avrebbe raggiunto l'umanità, che continua a spostarsi bruciando petrolio nei motori a scoppio...

Se questo è ciò che ci permettono di conoscere, figuriamoci cosa ci tengono nascosto. Di teorie ce ne sono moltissime, alcune delle quali provengono da fonti attendibili, spesso persone che hanno collaborato ai progetti stessi, e spesso sono state uccise. E' il caso, per esempio di Phil Schneider un nome che vi suggerisco di cercare sui motori di ricerca: un valido articolo è quello disponibile sul sito di Dioni. Ex Capitano della Marina USA, ha collaborato alla costruzione dei primi sommergibili atomici, e dopo molti anni di collaborazione e partecipazione a progetti segretissimi, ha svelato al mondo, sapendo che sarebbe stato ucciso per questo, il segreto delle sterminate basi militari sotterranee USA, collegate tra loro con treni di elevatissima tecnologia. Sono progetti che vengono portati avanti con il "bilancio nero" ovvero i soldi provento del mercato mondiale della droga: che sappiamo bene esser in mano della CIA e dei poteri forti. Leggete l'articolo di nocensura.com "DOSSIER - IL TRAFFICO DI DROGA è CONTROLLATO DAI POTERI FORTI" e che nessuno si azzardi a dire che è complottismo, perché solo un imbecille matricolato potrebbe pensare che l'ONU, gli USA (con la "DEA" che è ufficialmente impegnata da anni in Colombia contro la produzione di cocaina, il celebre "plan Colombia") non sarebbero in grado di distruggere le sterminate piantagioni di Coca in Colombia, oppio in Afganistan (la cui produzione da quando c'è stata la guerra è decuplicata) e canapa in Marocco: piantagioni estese quanto 2-3-4 regioni italiane, che potrebbero esser distrutte in poche ore con incursioni aeree, se ce ne fosse la volontà: ma gli aerei sembrano esser impiegati in ben altre attività, come trasportare la cocaina in USA: è il caso dell'aereo legato alla CIA caduto in Messico durante il trasporto di 4 tonnellate di Cocaina pochi mesi fa.



(fonte: fintatolleranza.blogspot.it)



domenica 17 giugno 2012

Ufologi e morti sospette



 "Morte per fucilata al cranio. Morte per sospetto avvelenamento. Morte per sospetto strangolamento. Morti a causa di possibili virus letali impiantati nel corpo".

Eppure le recenti morti sospette di ufologi quali Phil Schneider, Ron Johnson, Con Routine, Ann Livingston e Karla Turner, così come quelle di tantissimi ufologi del passato, sembrano solo enfatizzare una realtà con la quale molti dei più tosti ufologi sono oggi diventati più familiari: non solo la ricerca ufologica è potezialmente dannosa, ma la durata della vita della media degli ufologi seri è decisamente più breve della media nazionale. Misteriose morti tra gli ufologi non sono una novità.

Nel 1971 il noto ricercatore Otto Binder scrisse un articolo per il 'Saga magazine's Special UFO Report' intitolato "Liquidation of the UFO Investigators". Egli stesso aveva svolto indagini sulle morte di 137 ricercatori, scrittori, scienziati e testimoni coinvolti nell'ufologia, morti nei precedenti 10 anni, e molti in circostanze misteriose. I casi selezionati da Binder riguardavano tantissimi infarti, cancri fulminanti e strani omicidi. Avremo l'occasione di parlare di molti di questi casi, ma prima guardiamo le morti più recenti sospette.

PHIL SCHNEIDER

Fu ritrovato massacrato a casa sua il 17 gennaio 1996, e strangolato col catetere che lui aveva, arrotolato attorno al collo così profondamente che si accorse solo il becchino. Questo omicidio sembra un'esecuzione militare a tutti gli effetti.
Se le circostanze di questa morte sembrano molto controverse, altrettanto controverse erano le sue rivelazioni fatte pubblicamente prima di morire. Era un geologo dilettante ed un esperto in esplosivi.
Delle 129 installazioni sotterranee, che secondo lui il governo USA aveva costruito già dalla SGM, lui dichiarò di aver lavorato su almeno 13 di esse. Due di queste basi erano grandi, ed includevano la famosa base di Dulce, New Mexico, dove si sospetta da tempo si faccia della retro-ingegneria aliena.

Schneider diceva che i Grigi lavoravano insieme a tecnici USA. Nel 1979 ci fu un fraintendimento tra i due gruppi. Come conseguenza vi fu una sparatoria in cui gli alieni presero in ostaggio alcuni tecnici e scienziati terrestri e 66 tra agenti segreti, FBI, e Berretti Neri, perirono nello scontro assieme a dei Grigi. Fu lì che fu colpito anche lui al petto, cosa che gli causò un cancro anni dopo. Se davvero è così, Schneider ha ovviamente infranto il codice del silenzio imposto a tutti i collaboratori ai progetti segreti, la penalità per la quale vi è la morte. Difatti lui affermava che aveva subito altri 14 attentati alla sua vita. Disse pubblicamente che era segnato e sapeva che non sarebbe vissuto a lungo.

Alcune accuse che lui faceva sono degne di attenzione: 1) il governo USA fece un patto con gli alieni Grigi nel 1954. Questo accordo è chiamato il Grenada Treaty; 2) molta della tecnologia degli stealth è stata sviluppata con la retro-ingegneria dagli UFO alieni schiantatisi al suolo; 3) l'AIDS era un virus da laboratorio per controllare la popolazione inventato dal National Ordinance Laboratory di Chicago, Illionois; 4) all'insaputa di tutti il governo USA possiede un dispositivo che causa terremoti, il Kobe quake, che non ha onde pulsanti, (il terremoto di San Francisco del 1989
non presentava onde pulsanti).

Infine si lamentava che la democrazia che lui amava non esisteva più, " Siamo diventati oggi una società tecnocratica gestita da un Governo-ombra che impone le sue regole dittatorialmente, sia che ci piaccia o meno". Credeva che 11 suoi grandi amici fossero stati assassinati negli ultimi 22 anni, 8 dei quali erano stati dichiarati suicidi. Qualuque cosa pensiamo delle sue dichiarazioni, non c'è da negare che avesse attratto l'attenzione dell'FBI e della CIA. Stando alla vedova, agenti segreti setacciarono attentamente casa sua dopo la morte e sequestrarono almeno 1/3 delle foto di famiglia. Un altro caso allarmante è quello della morte di RON RUMMEL, ex-agente dell'intelligence dell'USAF e direttore della rivista 'Alien Digest' dal 6 agosto 1993. Rummel presumibilmente si sparò in bocca.

Gli amici però dicono che sulla pistola non c'era sangue e questa era completamente priva di impronte digitali. Stando ad altre informazioni, la nota lasciata dal presupposto suicida era scritta da una persona mancina, cosa che lui non era. Dal corpo promanava un'esalazione di sodio pentothal, o per lo meno, così si sostiene. Una cosa è sicura: il suo giornale toccava argomenti scottanti come l'aspetto predatore/preda delle relazioni umani/ alieni, e l'uso di umani come fonte di cibo e per riciclare parti dei corpi degli alieni. Aveva oltrepassato un confine proibito?

Probabilmente si. Ma che confine, e in che campo? Molto interessante il fatto che un suo amico era proprio, guarda caso, Phil Schneider ed i due avevano lavorato assieme.

Altra morte inquietante è quella di RON 'JERROLD' JOHNSON, allora vice-direttore delle Indagini del MUFON. Aveva 43 anni e godeva di eccellente salute. Aveva fatto delle analisi mediche dalle quali era risultato che tutto era a posto. Però, un giorno, il 9 giugno 1994, mentre si trovava ad una riunione della Society of Scientific Exploration ad Austin, Texas, Johnson, morì di colpo e in modo strano.

Durante la proiezione di un filmato, alcuni seduti vicino a lui udirono un gorgoglio. Quando le luci si riaccesero, Johnson era caduto dalla sedia col volto purpureo, ed un'emorragia nasale copiosa. Sotto il suo tavolo, una lattina di soda. Era morto di un colpo apoplettico, o per una reazione allergica alla bibita? Oppure ci sono altre ragioni.

Alcuni fatti della sua vita possono portare a credere tutt'altro. Lui ultimamente lavorava alla propulsione degli UFO insieme all'Institute of Advanced Studies. Prima lavorava presso la Earth Tech Incorporated di Austin, Texas, diretta da Harold Puthoff. Sembrerebbe che lui avesse dei lasciapassare altamente segreti che gli permettevano di viaggiare spesso tra San Antonio e White Sands, e nell'ultimo anno aveva parecipato a due incontri segreti della NATO, uno dei quali, voci e mormorii bisbigliano, parlava di comunicazioni ET. Anche se non era nel fior fiore degli anni, forse anche la morte del Dr. Hynek fu causata da 'strane circostanze', sospetto dovuto al grande numero di ufologi morti di cancro al cervello.

Se tutto fin qui detto è vero, una cosa è ovvia: Johnson camminava su entrambi i lati della strada. E ciò in sé per sé era estremamente pericoloso, e può aver pagato caro il prezzo di servire più padroni. Cosa lo uccise veramente possono essere numerose cause non naturali. Oggi come oggi è facile causare infarti con prodotti chimici e radiazioni pulsanti. E' facile indurre un infarto ed altri mali fisici, come cancri rapidi. Comunque Ron Johnson è stato eliminato da una tossina a rapidissimo effetto, forse un agente che agiva sul sistema nervoso. La vera causa della sua morte non la sapremo mai, comunque.

L'autopsia è stata dichiarata inconcludente. Un'infermiera tornando a casa da Austin poco dopo la morte di Johnson, denunciò un'altra morte del tutto simile avvenuta a bordo del suo aereo. Quando tentò di offrire la sua assistenza, fu costretta a non farlo. Poteva essere che un agente che per fatalità era finito vittima delle sue stesse macchinazioni? Parrebbe così.

Un'altra morte sospetta è quella di ANN LIVINGSTON, che morì agli inizi del 1994 di un cancro alle ovaie molto rapido. La donna era una ragioniera che si dedicava all'ufologia come membro del MUFON. Difatti in questa veste aveva pubblicato un articolo: "Electronic Harassment and Alien Abductions" sul 'Mufon Journal' del novembre 1993.

L'articolo criticava duramente Julianne McKinney, direttrice dell'Electronic Surveillance Project of the Association of National Security Alumni, la quale non credeva agli UFO, e li riteneva velivoli governativi sperimentali. Alcuni fatti rilevanti per il nostro caso emergono. Alle ore07:15 del 29 dicembre 1992, l'appartamento della Livingston vicino all'aeroporto O'Hare, Chicago, Illinois, fu illuminato a giorno da un lampo luminoso bianco-argentato. Più tardi fu avvicinata in pieno giorno nel parcheggio da 5 MIB, coi volti non distinguibili, che avevano oggetti neri che parevano flash. Fu fatta svenire. Ammesso che ciò sia vero, cos'ha a che fare questo con la sua forma avanzata di cancro che la uccise? E' arcinoto che Ann Livingston era stata rapita dagli alieni tempo prima. La sua amica, Fran Heiser, affermò che Ann aveva incontrato due belle persone, un uomo ed una donna, in un viaggio in Messico. Con sua grande sorpresa, l'uomo le disse che la donna era la figlia. Potevano gli esami ginecologici fatti dagli alieni aver causato il cancro di Ann? Così la pensava KARLA TURNER, l'ufologa autrice di 'Masquerade of Angels', 'Taken', e 'Into the Fringe', morta a sua volta di cancro. Sia pubblicamente che privatamente, la Turner smascherava lo spettro della rappresaglia aliena, esposto soprattutto nel libro 'Maquerade of angels'. Non sappiamo quanto di fondato c'era nei suoi sospetti.

Cosa o chi sta eliminando gli ufologi oggi e nel passato? Forse alcune morti sono davvero avvenute per cause naturali o per suicidio. Ma, come Otto Binder notava già 25 anni fa, ce ne sono decisamente troppe. La logica, il buon senso ci portano a credere che tutte queste morti premature in un campo che conta pochi investigatori sono decisamente sproporzionate.

UNA RAGNATELA DI CAUSE

Quello che vediamo è una concatenazione di eventi, causali e spesso mortali.
Una minaccia grossa è l'attività delle agenzie segrete USA. Un'altra è l'intervento degli alieni diretto. Una terza è il coinvolgimento di tecniche psicologiche portate avanti da loschi individui ed occultisti. Una quarta minaccia possibile sono i culti religiosi molto reazionari che portano a termine la volontà di Dio. E' più che probabile che uno o più di questi siano responsabili in parte o per tutte quelle morti di ieri e di oggi.

Ricordiamoci quella di DANNY CASOLARO, un giornalista investigativo che ficcanasava nella minaccia di un software, chiamato Project Promise, che poteva rintracciare chiunque in qualunque parte del mondo, morto per uno strano suicidio nel 1991. Casolaro investigava anche la base di Pine Gap, l'Area 51 e la bioingegneria portata avanti dal governo USA.

Poi c'è MAE BUSSEL, una coraggiosa investigatrice che conduceva programmi radio, parlava fuori dei denti, e, come la Livingston e la Turner, morì di cancro fulminante. Anche lei s'interessava di UFO. DECK SLAYTON, l'astronauta, era pronto a parlare pubblicamente delle sue esperienze ufologiche, ma anche a lui il cancro tappò la bocca. BRIAN LYNCH, un giovane sensitivo contattista, morì nel 1985 di overdose, si disse. Stando alla sorella Geraldine, un anno prima era stato avvicinato da un agente segreto che lavorava per la PSI-tech Company di Austin, Texas, che gli disse che stavano facendo esperimenti su armi da guerra di tipo psichico. Dopo la sua morte, tra i suoi effetti personali fu ritrovato uno scritto che diceva: 4 milioni dal Pentagono per il Progetto Scanate.
Il CAPITANO DON ELKIN, pilota per le Eastern Airlines negli anni '80, morì suicidandosi dopo aver indagato per più di 10 anni il cover-up ufologico e dopo aver iniziato ad approfondire il materiale Ra. Ci sono resoconti di interferenze psicologiche negative su questo tipo di indagini.

MORTI BIZZARRE DI SCIENZIATI.

Niente è più strano e porta a fare congetture più velocemente, il fatto che 30 strane morti siano associate al progetto per lo Scudo Spaziale effettuato dalla Marconi Limited in Inghilterra tra il 1985 ed il 1988. ROGER HILL, un disegnatore per i Marconi Defense Systems, pare si sparò nel marzo 1985. JONATHAN WALSH, un esperto di comunicazione digitale impiegato presso la ditta sorella della Marconi, la GEC, cadde dalla finestra del suo hotel nel novembre 1985, dopo aver espresso timori per la sua vita. ASHAD SHARIF, altro scienziato della Marconi Ltd., s'impiccò in modo alquanto artificioso: pare abbia fissato un capo della corda al collo dopo aver fissato l'altro capo ad una pianta, è risalito in macchina, ha accelerato e si è così strangolato nell'ottobre 1986. Nel marzo del 1988 TREVOR KNIGHT, sempre associato alla Marconi Ltd. si asfissiò col monossido di carbonio esalato dalla sua auto. PETER FERRY, direttore di marketing della suddetta ditta, fu trovato fulminato con i fili elettrici infilati in bocca l'agosto 1988. Sempre lo stesso mese dello stesso anno, ALISTAIR BECKHAM fu trovato anche lui morto fulminato con i fili elettrici arrotolati sul corpo e con un fazzoletto infilato in bocca.

Era un ingegnere presso la Plessey Defense Systems, altra consociata della Marconi Ltd. E da ultimo, ma non solo, ANDREW HALL fu torvato morto a settembre di quell'anno per avvelenamento da monossido di carbonio. Cos'ha a che fare lo studio sullo Scudo Stellare con le morti di ufologi?
Teoricamente moltissimo. Se, così come molti hanno ipotizzato, la ricerca suddetta fu iniziata con lo scopo di proteggere gli USA sia dalla Russia che dagli alieni, allora sì che ci sono collegamenti. Probabilmente il KGB, realizzando che le forze occidentali stavano perfezionando un potentissimo raggio che poteva essere usato nello spazio contro di loro, ha fatto un'offensiva per distruggere il progetto. Se ciò è vero, e l'arma esiste e funziona, abbiamo una spiegazione per il crollo dell'Unione Sovietica.

Oppure questi scienziati hanno scoperto la vera natura del progetto e furono sottoposti a livelli tali di stress da commettere il suicidio in massa, quasi. O scoprirono di lavorare assieme ai Grigi, o che ci lavoravano i politici. Una cosa è ovvia. Qualcosa di terribile avvenne alla Marconi Ltd.

Generalmente gli scienziati non si suicidano, e nemmeno compiono omicidi così bizzarri come questi sopra esposti. Un'altra possibilità è che un contingente di alieni ostili ha saputo dell'operazione Scudo Spaziale ed ha deciso di boicottarla per proteggersi, creando traumi psichici e depressioni agli scienziati che poi si sono suicidati. Ma se davvero fosse così, perché poi le morti sono finite? Allora il progetto è stato abbandonato? E' stato protetto meglio? Molto improbabile. Forse è stato portato a termine nel 1988 ed è ora operativo. In verità nessuno si rende conto dei rischi che gli ufologi corrono, nemmeno loro stessi! Difatti coloro che ritengono le morti dei loro colleghi negli anni '50 e '60 molto sospette, paiono credere che qualunque forza o agenzia segreta che c'era dietro, abbia ammorbidito le tattiche negli anni '80 e '90. Ma l'evidenza dei fatti non supporta questa tesi. Non ci sono dubbi, comunque, che negli anni passati accaddero strane cose.

Ad esempio, le morti più intriganti e raccapriccianti che avvennero in quel periodo furono quelle della giornalista DOROTHY KILGALLEN, dell'astronomo MORRIS KETCHUM JESSUP e del fisico Dr. JAMES MCDONALD, la prima per overdose, gli ultimi due per presupposti suicidi. I dettagli di questi decessi, nonostante le dichiarazioni ufficiali, sono inquietanti e non poco. Ognuno dei tre era giovane, di successo, affermato, e tutti e tre erano profondamente coinvolti nelle indagini ufologiche. La Kilgallen, la più famosa giornalista dei suoi tempi, molto affermata in Inghilterra ad altissimi livelli, scrisse due articoli che forse firmarono la sua condanna a morte. Il primo del febbraio 1954, parlava di un incontro segreto dei capi militari mondiali programmato per l'estate successiva. L'altro del 1955, pubblicato poco prima della sua morte per overdose accidentale di barbiturici ed alcool (alla Marilyn Monroe-style, tanto per intenderci), parlava di un ignoto ufficiale inglese di gabinetto, che avrebbe detto: - Gli UFO sono fatti da piccoli omini alti meno di un metro. È spaventoso, ma non si può negare che gli UFO vengano da altri pianeti! -.

Qualunque sia la fonte (pare fosse un Nobiluomo di Mountbatten), questa voce nell'atmosfera degli anni '50 era inaccettabile. Da ricordare che il Robertson Panel, abilmente orchestrato dalla CIA, si era riunito nel 1953 ed aveva emesso il famoso Report. In sintesi: questo documento e l'attitudine generale dei suoi componenti, rappresentavano una linea dura per insabbiare tutti i casi UFO più significativi.

Con l'anno 1953 e con questo incontro iniziò ufficialmente il cover-up governativo sul fenomeno che continua ancora oggi, con in più altre sfumature. Ma davvero la Kilgallen si è uccisa involontariamente? O forse fu aiutata a farlo? Il Dr. James McDonald, fisico dell'Institute of Atmospheric Physics e professore presso il Department of Meteorology dell'Università dell'Arizona, tentò il suicidio nel 1971. Nessun altro negli anni '60 aveva combattuto duramente come lui per convincere il Congresso a prendere seriamente il problema UFO, della cui esistenza era più che convinto. Era diventato una spina nel fianco per coloro che volevano mantenere il cover-up ufficiale e, non vale manco la pena dirlo, la sua morte capitò proprio di proposito per loro. McDonald, presumibilmente depresso, si sparò alla testa. Ma, purtroppo, non morì subito, e rimase cieco, ma non al 100%.

Però, in qualche modo, alcuni mesi dopo il primo tentativo, sabato 14 giugno 1971, riuscì ad uscire dall'Istituto ov'era ricoverato, salì su un taxi che lo portò ad un negozio di armi, dove comprò una calibro 0.38 spagnola, poi si fece portare verso nord, nel deserto, dove si fece lasciare alle ore 16:00 in un'intersezione. Poi sembra che lui avesse camminato per un miglio fino al Canyon del Oro, luogo a lui familiare, e si sparò. Il suo corpo fu trovato da un signore sotto un ponte il giorno dopo, domenica 13 giugno 1971 a mezzogiorno. Quando fu ritrovato, la polizia dichiarò che era morto già da 8-10 ore. Ciò suggerirebbe che era vivo quando era stato lasciato all'intersezione isolata. In teoria poteva essere stato trovato nel deserto proprio lo stesso giorno che era sparito se qualcuno avesse chiamato la polizia immediatamente, e se le efficientissime squadre di ricerca e soccorso di Tucson fossero state messe all'opera. Ma nessuno le chiamò mai. Infatti, due amici di famiglia, una coppia, che era stata chiamata dai familiari del dottore agli inizi della ricerca, li avvisò che lo avrebbero ritrovato. La donna, che si presentò solo come Dottoressa Martin, scoprì dove il taxi lo aveva lasciato nel deserto, e chiamò diverse volte da una casa isolata ad un miglio dal Canyon del Oro. Perché mai questi due 'amici' insistettero col cercarlo invece di chiamare squadre esperte nelle ricerche che forse l'avrebbero trovato prima? Questo non è mai stato chiarito né i due 'amici' furono mai identificati.

Un altro particolare desta inquietudine. La sua collega Margaret Sanderson-Rae disse che non appena McDonald tornò dall'ospedale, era entrata nel suo ufficio ed aveva eliminato tutti gli oggetti acuminati. una volta morto, il Dr. Kassander la fece andare nel suo ufficio per prendere alcune cose e vi trovò uno dei suoi libri sugli scaffali senza copertina. Il Dr. McDonald non avrebbe mai tenuto un libro senza copertina, e se non c'erano, le rifaceva fare. Tutti i suoi libri erano perfettamente tenuti. La donna rimase perciò molto stupita, così lo guardò meglio e si accorse che c'era qualcosa sul retro: era la copertina tutta accartocciata come se avesse avvolto qualcosa. Da ricerche effettuate dopo, non avvoltolava la sua pistola. Ma cosa? Non era per caso il suo diario segreto che scriveva, riempendolo di note confidenziali sugli UFO, rilasciategli da personaggi altolocati che lui intervistava? E se così fosse, dov'è finito? Aveva confidato di essere vicino alla soluzione del problema, aveva avuto accesso a files molto segreti. Non voleva certo morire. I suoi amici dissero che nonostante la cecità, aveva molti progetti in serbo per i mesi a venire ed era sicuro che sarebbe tornato ad insegnare con l'aiuto di un assistente.

L'astronomo ed archeologo MORRIS KETCHUM JESSUP commise anche lui un suicidio sospetto nel Dade County Park, Florida, nel 1959. Non ci sono dubbi che il noto autore di lavori importanti ed influenti come 'The Case for the UFO' e 'The Expanding Case for the UFO' a lungo andare fosse andato in depressione. Le cose non andavano troppo bene per lui, dobbiamo ammetterlo (il divorzio, le pubblicazioni che, benché si fossero rivelate seminali negli anni, ed oggi sono introvabili, allora vendettero poco, la sua alienazione dall'ambiente scientifico lo amareggiava), pochi amici rimastigli (il biologo Ivan T. Sanderson, ed il dr. Martin Valentine). Sanderson disse che lo aveva visto preoccupato per 'strani eventi' che lo avevano 'messo in un mondo irreale completamente malato'. Ma era davvero così malridotto, o fu portato ad essere così? Anna Genzlinger investigò a fondo la sua morte. E così conlcuse: l'uomo era stato messo sotto un certo tipo di controllo mentale. Questi erano giorni in cui si sperimentavano mezzi di controllo mentale che sono oggi sono venuti a galla. Alcuni fatti sul caso lasciano attoniti. Non fu fatta l'autopsia sul corpo, che per legge si deve fare su ogni sospetto suicida. Il Sergente Obenclain, che era sul posto poco dopo il ritrovamento del cadavere, disse: - Tutto sembrava così professionale -.

Il tubo era legato con filo spinato allo scappamento e stranamente era di un annaffiatoio meccanico, non manuale. L'uomo era morto nelle ore di traffico più intenso. Era stato visitato dall'elusivo Carlos Allende tre giorni prima e, stando alla ex-moglie, aveva iniziato a ricevere strane telefonate. Sappiamo che la Marina era molto interessata ai suoi studi sul Philadelphia Experiment, ed è noto che era stato l'ONI (=Office of Naval Investigations) a capo del cover-up sugli UFO già fin dagli inizi. E cosa interessante lui investigava proprio sul progetto top-secret effettuato dalla Marina USA, il Philadelphia
Experiment. FRANK EDWARDS, il noto commentatore radiofonico, morì di un supposto infarto il 24 giugno 1967, proprio l'anniversario dell'avvistamento di Kenneth Arnold. Una mera coincidenza? Forse no. Alcuni ufologi prominenti morirono lo stesso giorno: ARTHUR BRYANT, contattista; RICHARD CHURCH, membro consigliere del CIGIUFO, e lo scrittore di fantascienza WILLIE LEY.

Le circostanze della morte prematura di Edwards, che, come James McDonald stava premendo per avere udienze da parte del Congresso sugli UFO, sollevarono enormi domande. Una conferenza sul tema fu tenuta a New York City presso il Commodore Hotel proprio quel giorno, retta dall'ufologo e scrittore Gray Barker, il quale pubblicamente affermò di aver ricevuto due lettere ed una telefonata secondo cui Frank Edwards, che non partecipava al meeting, non sarebbe rimasto vivo fino alla fine dello stesso. Era come se qualcuno stesse mandando un messaggio. Come conseguenza infelice a questo, Rep. Rouse, che sosteneva Edwards nella sua campagna per fare interessare il Congresso agli UFO, morì di un attacco di cuore simile poco dopo di lui.

Gli annali di ufologia sono spaventosamente pieni di morti di ufologi dovute a strane forme di cancro maligne e veloci, per infarti fulminanti, suicidi sospetti e per tutta una serie di strani accadimenti. E che dire dell'ex-segretario della difesa James Forrestal, morto per presunto suicidio, precipitando dal 16° piano dell'ospedale dov'era ricoverato? E dello scrittore ufologo DAMON RUNYON JR che si gettò da un ponte di Washington nel 1988, lo fece per volontà sua? E cosa accadde davvero al dr. B. NOEL OPAN che, nel 1959, dopo una presunta visita di misteriosi MIB, sparì, così come fece EDGAR JARROLD, l'ufologo australiano l'anno dopo.

Come ci spieghiamo la lunga serie di infarti che uccise Edwards, Rep. Rouse, lo scrittore H. T. Wilkins, Henry E. Kock (direttore della pubblicità dell'Universal Research Society of America), il gionalista Frank Scully ed il famoso contattista George Adamski? E come spiegarci la lunga serie di suicidi: Reverendo Della Larson, contattista, la scrittrice Gloria Lee (Byrd), Marie Ford, la ricercatrice di UFO che scoprì il corpo di Larson, l'ufologo Doug Hancock, e, più recentemente, l'ufologo Feron Hicks?

E che dire dei cancri maligni e fulminanti che portarono velocemente alla tomba l'ufologo canadese, Wilbert B. Smith, l'ufologo brasiliano il Dr. Olavo Fontes, Jim e Coral Lorenzen, il biologo Ivan T. Sanderson ed il fondatore del CUFOS il Dr. Joseph A. Hynek? Certo non tutti costoro, né i meno importanti che non possiamo qui includere, furono eliminati. Molti morirono sì di cause naturali. Ma altri lasciano seri dubbi, ed altri sembrano avere il marchio di Caino.

Sappiamo com'è facile indurre colpi apoplettici, ed infarti usando sostanze chimiche, fasci pulsanti e microbi. Sappiamo che il governo federale è ancora coinvolto in ricerche psico-tecnologiche. Una mente umana può essere manipolata, così da portare il soggetto alla pazzia in modo subdolo. L'ufologia non è un passatempo né hobbistico né sicuro. Ci sono pericoli reali, nel mettere il naso in alcune cose. Molte morti di cui sopra sono sospette. Altre paiono apertamente delle esecuzioni. A che scopo, e chi le ha attuate?


(fonte: altrogiornale.org)

giovedì 14 giugno 2012

Scie chimiche su tutta la penisola


Universo Ignoto aveva intenzione oggi di postare un articolo di altra natura ma ci troviamo ad effettuare un comunicato di servizio più che altro. Stranamente avevamo parlato di questo argomento alcuni giorni fa con un arrticolo lungo e molto esplicativo. 

L'articolo è il seguente:


Nemmeno a farlo apposta oggi tutta la penisola italiana è stata interessata da una irrorazione massicia di scie artificiali, siamo stati personalmente in alcune zone del centro italia, Terni, Spoleto, Foligno e in gran parte della Valnerina e abbiamo potutto constatare personalmente la situazione a dir poco assurda.

Ci sono state scie dritte, incrociate, di qualsiasi tipo, in diverse città italiane, Roma compresa, in alcune zone il cielo dapprima limpido dopo il passaggio delle scie si è coperto di una patina artificiale filtrando in maniera innaturale i raggi solari creando un cielo completamente bianco.

Abbiamo letto segnalazione in altre città d'italia, sembra quindi che si tratti di un'operazione decisamente complessa e programmata, non sappiamo naturalmente per quali scopi, il tutto rimane ignoto.

Invitiamo tutti i nostri lettori a rispondere a questo articolo postando le proprie testimonianze o condividendo immagini della situazione del cielo nella propria città, attendiamo le vostre segnalazioni.


martedì 12 giugno 2012

Ufo in California?

 
Una coppia californiana residente ad Apple Valley, cittadina situata nella famosa contea di San Bernardino, è stata protagonista di un possibile avvistamento non identificato avvenuto la sera del 4 giugno 2012, intorno alle 22:30.

I due (moglie e marito) erano seduti sulla veranda della propria abitazione quando all’orizzonte hanno notato il passaggio di un globo arancione in rapido movimento verso est.

La sfera si è improvvisamente divisa in tre parti (vedi foto) ed i globi si sono disposti in formazione triangolare proseguendo per almeno dieci minuti senza emettere alcun suono.

L’evento è stato anche filmato con una telecamera, fino al momento in cui tutte le luci sono scomparse misteriosamente.

Da ricordare che la zona è sede anche di una famosa base aerea dell’Air Force, situata a circa 30 miglia da San Bernardino: parliamo della Norton AFB, una volta considerata dagli ufologi ed dagli appassionati del mistero una delle basi segrete ove si svolgevano studi di retro ingegneria su tecnologia aliena.

Difficile dunque stabilire al momento la reale natura del fenomeno: le ipotesi usuali (lanterne cinesi, flare, velivoli convenzionali, droni segreti e veri e propri UFO) sono in questo momento al vaglio degli inquirenti del MUFON (Mutual Ufo Network) che sta indagando sul caso.


Di seguito il video:





(fonte: danilo1966.iobloggo.com)

sabato 9 giugno 2012

Scie Chimiche: Sale la preoccupazione



Migliaia di cittadini sono preoccupati per quelle strane scie presenti costantemente nel cielo: i governi e le istituzioni ne sono al corrente? Hanno mai fatto qualcosa per verificare la situazione e tranquillizzare così i propri cittadini con delle risposte certe? Ci sono state interrogazioni parlamentari sia in Italia sia all’estero, senza alcun risultato. Ci chiediamo quindi come mai la voce di noi cittadini rimane inascoltata.Ma vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando.
Interrogazioni parlamentari all’estero:

14 gennaio 1999, Risoluzione del Parlamento Europeo contro il progetto USA HAARP.
17 ottobre 2006, Interrogazione tedesca al Parlamento Europeo.
5 febbraio 2007, Interrogazione parlamentare in Grecia.
10 maggio 2007, Interrogazione olandese al Parlamento Europeo.



Interrogazioni parlamentari in Italia:

2003, Deputato dei DS, poi UDC Italo Sandi 2003
2003, Deputato dei DS Piero Ruzzante
3 febbraio 2005, Deputato dei Comunisti Italiani Severino Galante
30 maggio 2006, Consiglieri regionali di Rifondazione comunista Davoli, Uras e Pisu Interrogano la Regione Sardegna.
13 giugno 2006, Senatore dei DS Nieddu.
8 agosto 2007, Senatore dell’UDC Ciccanti.

CHE COSA SONO LE SCIE CHIMICHE?

Le scie degli aerei, anche chiamate “scie di condensazione” o “contrails” in inglese, sono un fenomeno del tutto naturale. I gas caldi (mix tra vapore acqueo e gas combusti) che fuoriescono dai motori degli aerei venendo a contatto con l’aria fredda dell’atmosfera innescano il processo della condensazione: il vapore acqueo si trasforma in piccoli cristalli di ghiaccio soggetti all’evaporazione. Per la loro natura, le scie di condensazione si dissolvono in circa 30-50 secondi (in casi particolari posso permanere nell’aria per pochi minuti) e pertanto non possono essere lunghe.
Essendo un fenomeno del tutto naturale, le scie di condensazione seguono determinate leggi fisiche, le quali si possono riassumere in tre principali condizioni fondamentali:

- quote superiori agli 8000 metri;
- umidità relativa non inferiore al 70%;
- temperatura inferiore ai -40 °C.

(Questi valori si possono trovare nelle definizioni di “contrails” riportate da alcuni manuali di meteorologia, da Wikipedia, dai siti della NASA, FAA, NOAA, EPA e US Air Force)


Vedendo una scia bianca nel cielo si pensa subito che sia una normale scia di condensazione che segna il passaggio di un aereo di linea. Osservando attentamente, però, sorgono alcuni dubbi, soprattutto se si confrontano le scie presenti nei nostri cieli oggi e quelle che vedevamo 20 anni fa.



 Le scie degli aerei a cui eravamo abituati 20 anni fa si dissolvevano in pochi minuti e pertanto erano corte e strette. Le scie di oggi, invece, sono molto diverse: larghe, persistenti anche per ore e si espandono trasformandosi in uno strato biancastro. Le scie che potevamo osservare 20 anni fa solcavano i nostri cieli poco frequentemente ed erano tutte uguali.

Le scie di oggi, invece, sono molto più frequenti e sono talmente diverse le une dalle altre che è possibile suddividerle per tipologia: lunghe, corte, che si espandono, che non si espandono, a “trattini”, a “fusillo”, a “filamenti”, poco persistenti, molto persistenti.

Alcune scie si dissolvono in alcuni tratti ma permangono in altri. Altre hanno un aspetto fibroso mentre altre sembra che contengano al loro interno scie di consistenza diversa. Inconsueto e improbabile fenomeno se si trattasse di semplice vapore acqueo.

In alcuni giorni si possono contare nell’arco di un’ora decine e decine di scie e in altri giorni si può assistere alla formazione di veri e propri reticolati nel cielo. Queste scie sono state avvistate anche fuori dalle rotte degli aerei di linea, a quote improbabili per gli aerei di linea e in spazi aerei non consentiti al traffico civile e/o commerciale.

 
 Le prime testimonianze della presenza di strane scie bianche nel cielo risalgono al 1996 in seguito alla segnalazione di alcuni cittadini americani. Successivamente, anche altri Paesi hanno iniziato a segnalare la presenza di queste scie nei loro cieli: Canada, Nuova Zelanda, Australia, Messico, Haiti, Porto Rico, Cambogia, Bahamas, Sud Africa, Inghilterra, Francia, Spagna, Germania, Olanda, Svezia, Scozia e Italia. Singolare è il caso della Croazia che ha visto queste scie per la prima volta il giorno successivo alla domanda formale di adesione alla Nato.

Le scie segnalate, molto diverse dalle scie di condensazione, si incrociavano tra loro a forma di “X” o “#” creando nel cielo veri e propri reticolati e rimanevano sospese nell’aria per ore e ore espandendosi a dismisura e senza dissolversi completamente.

Secondo queste prime testimonianze, le scie anomale erano il risultato del passaggio di aerei bianchi e senza insegna, avvistati anche in spazi aerei non adibiti al traffico civile.

La prima protesta ufficiale contro questo fenomeno è arrivata dal Canada nel 1998 quando, in seguito ad una notevole presenza di scie anomale sopra la cittadina di Espanola, gli abitanti incominciarono ad accusare problemi di salute come: letargia, forti dolori alle giunture, perdita di memoria a breve termine, disturbi alle vie respiratorie, sintomi da depressione e sintomi simili a quelli influenzali.
Le lamentele furono ignorate dal Governo dell’Ontario e così alcuni cittadini, prelevarono campioni di acqua e neve dalla propria terra e commissionarono analisi di laboratorio a proprio carico. Dall’esame dei campioni prelevati risultò che essi contenevano una quantità di particolato di alluminio venti volte superiore al limite indicato per l’acqua potabile.
Con le analisi di laboratorio alla mano, si ricorse quindi ad una petizione presentata al Parlamento del Governo Canadese ad Ottawa, nella quale i cittadini chiedevano chiarimenti sulla natura del fenomeno e soprattutto esigevano che cessassero le irrorazioni chimiche sopra di loro.
Dopo 45 giorni il Governo canadese rispose di non essere coinvolto in tali operazioni e che l’aviazione militare non aveva concesso permessi ad altri paesi di sorvolare il territorio Canadese a tale fine.
Sempre in Canada, ad Edmonton (in Alberta), dopo la comparsa di numerose scie bianche cominciarono a morire le piante di una vasta area che in breve tempo divenne arida.
Ad un’analisi chimica del terreno, risultò che la sua conduttività era sette volte superiore alla norma e questo a causa della percentuale altissima di bario e alluminio. In altre zone saturate dalle scie, fra le sostanze rinvenute si riscontrano oltre ad alluminio e bario anche titanio, bromuro e batteri.
Di fronte alle insistenti pressioni di numerosi cittadini americani allarmati da queste anomalie nel cielo e dai risultati delle analisi di laboratorio effettuate, le autorità americane interpellate (EPA, NASA, FAA, NOAA) affermano tutt’oggi, senza portare prove concrete, che non vi è alcunché di anomalo in queste singolari scie e che si tratta di semplici scie di condensazione formate da vapore acqueo.

Nel 2001, però, lo stesso governo americano parla di “chemtrails” in un documento ufficiale.
Viene presentata una proposta di legge [HR 2779] per chiedere il bando delle armi nello spazio, firmata democratico Dennis J. Kucinich, e sottoposta all’esame di tre commissioni (scientifica, esercito, relazioni internazionali) della House of the Representatives degli USA (l’equivalente della nostra Camera dei Deputati): lo Space Preservation Act. In questo testo, e per la prima volta in un documento ufficiale, appare il termine chemtrails. Esse vengono definite come una tipologia di arma e vengono menzionate nella sezione “armi esotiche” insieme ad altri voci quali: armi al plasma, elettromagnetiche, soniche, ultrasoniche, psicotroniche, sistemi ULF (ultra low frequency) ad alta quota, sistemi di armi laser, armi biologiche e ambientali.

Lo Space Preservation Act 2001 non viene approvato.
L’anno successivo viene approvato lo Space Preservation Act 2002: il capitolo riguardante le “exotic weapons” , e quindi la voce sulle chemtrails, non compare.
Lo scopo dell’utilizzo delle scie chimiche non è certo ma in proposito sono nate diverse ipotesi.
Le più accreditate correlano lo spargimento di sostanze chimiche nell’atmosfera con le tecnologie atte a modificare e controllare il clima, anche a scopi militari.
Per protestare contro l’irrorazione delle scie chimiche ci sono state diverse interrogazioni parlamentari, sia in Italia che all’estero ma nessuna di esse ha ottenuto una risposta esaustiva e convincente. Tutti gli enti ufficiali, governativi e meteorologici negano l’esistenza delle scie chimiche e insistono con l’affermare che si tratta di un fenomeno del tutto naturale e che quelle scie dal comportamento così strano non sono altro che le scie di condensazione degli aerei.
Per convincere la popolazione sono persino nati dei progetti nelle scuole, per ogni fascia di età a partire dalla scuola materna, dove ai giovani studenti viene insegnato che quelle lunghe scie bianche nel cielo non sono altro che innocue scie di condensazione.

L’INIZIO E L’ESPANSIONE DEL FENOMENO
Le prime testimonianze della presenza di strane scie bianche nel cielo risalgono al 1996 in seguito alla segnalazione di alcuni cittadini americani. Questo non significa che il fenomeno sia iniziato precisamente in quell’anno: molto probabilmente la sperimentazione ha avuto inizio diversi anni prima ma in maniera non troppo evidente. Successivamente, con l’intensificarsi della quantità delle scie anomale, alcune persone hanno iniziato ad accorgersi dello strano fenomeno e a documentarlo. Le prime foto che testimoniano la presenza di strane scie nel cielo sono state scattate a Las Vegas il 10 gennaio 1996, seguite da diverse segnalazioni provenienti da altre città statunitensi. Successivamente, anche altri Paesi hanno iniziato a segnalare la presenza di queste scie nei loro cieli: Canada, Nuova Zelanda, Australia, Messico, Haiti, Porto Rico, Cambogia, Bahamas, Sud Africa, Inghilterra, Francia, Spagna, Germania, Olanda, Svezia, Scozia e Italia. Singolare è il caso della Croazia che ha visto queste scie per la prima volta il giorno successivo alla domanda formale di adesione alla Nato.
Le scie segnalate, molto diverse dalle scie di condensazione, si incrociavano tra loro a forma di “X” o “#” creando nel cielo veri e propri reticolati e rimanevano sospese nell’aria per ore e ore espandendosi a dismisura e senza dissolversi completamente. Secondo queste prime testimonianze, le scie anomale erano il risultato del passaggio di aerei bianchi e senza insegna, avvistati anche in spazi aerei non adibiti al traffico civile.
La prima protesta ufficiale contro questo fenomeno è arrivata dal Canada nel 1998 quando, in seguito ad una notevole presenza di scie anomale sopra la cittadina di Espanola, gli abitanti incominciarono ad accusare problemi di salute come: letargia, forti dolori alle giunture, perdita di memoria a breve termine, disturbi alle vie respiratorie, sintomi da depressione e sintomi simili a quelli influenzali.


Le lamentele furono ignorate dal Governo dell’Ontario e così alcuni cittadini, prelevarono campioni di acqua e neve dalla propria terra e commissionarono analisi di laboratorio a proprio carico. Dall’esame dei campioni prelevati risultò che essi contenevano una quantità di particolato di alluminio venti volte superiore al limite indicato per l’acqua potabile.

Con le analisi di laboratorio alla mano, si ricorse quindi ad una petizione presentata al Parlamento del Governo Canadese ad Ottawa, nella quale i cittadini chiedevano chiarimenti sulla natura del fenomeno e soprattutto esigevano che cessassero le irrorazioni chimiche sopra di loro.

Dopo 45 giorni il Governo canadese rispose di non essere coinvolto in tali operazioni e che l’aviazione militare non aveva concesso permessi ad altri paesi di sorvolare il territorio Canadese a tale fine.

Sempre in Canada, ad Edmonton (in Alberta), dopo la comparsa di numerose scie bianche cominciarono a morire le piante di una vasta area che in breve tempo divenne arida.

Ad un’analisi chimica del terreno, risultò che la sua conduttività era sette volte superiore alla norma e questo a causa della percentuale altissima di bario e alluminio. In altre zone saturate dalle scie, fra le sostanze rinvenute si riscontrano oltre ad alluminio e bario anche titanio, bromuro e batteri.

Di fronte alle insistenti pressioni di numerosi cittadini americani allarmati da queste anomalie nel cielo e dai risultati delle analisi di laboratorio effettuate, le autorità americane interpellate (EPA, NASA, FAA, NOAA) affermano tutt’oggi, senza portare prove concrete, che non vi è alcunché di anomalo in queste singolari scie e che si tratta di semplici scie di condensazione formate da vapore acqueo.

Nel 2001, però, lo stesso governo americano parla di “chemtrails” in un documento ufficiale.
Viene presentata una proposta di legge [HR 2779] per chiedere il bando delle armi nello spazio, firmata dal democratico Dennis J. Kucinich, e sottoposta all’esame di tre commissioni (scientifica, esercito, relazioni internazionali) della House of the Representatives degli USA (l’equivalente della nostra Camera dei Deputati): lo Space Preservation Act .
In questo testo, e per la prima volta in un documento ufficiale, appare il termine chemtrails.
Esse vengono definite come una tipologia di arma e vengono menzionate nella sezione “armi esotiche” insieme ad altri voci quali: armi al plasma, elettromagnetiche, soniche, ultrasoniche, psicotroniche, sistemi ULF (ultra low frequency) ad alta quota, sistemi di armi laser, armi biologiche e ambientali.
Lo Space Preservation Act 2001 non viene approvato. L’anno successivo viene approvato lo Space Preservaction Act 2002: il capitolo riguardante le “armi esotiche”, e quindi la voce sulle chemtrails, non compare.
In Italia si inizia a parlare del fenomeno chemtrails grazie alla rivista Nexus.
Le prime testimonianze arrivano nel 1999 dalla provincia di Rovigo e dal padovano ma col passare del tempo si è iniziato ad osservare scie chimiche da ogni parte della penisola.
La loro presenza nei nostri cieli è stata particolarmente intensa nel 2003, anno in cui si è registrata una grande siccità e un’estate particolarmente calda.
Verso la fine del 2006 si è assistito ad una massiccia irrorazione mai vista prima: per settimane, senza nemmeno un giorno di sosta, scie chimiche e passaggi di aerei a centinaia e centinaia, con un impressionante intensità in alcuni giorni.
I primi cinque mesi del 2007 si sono stati caratterizzati dalla presenza quasi giornaliera delle scie chimiche nel cielo. In alcuni giorni la loro presenza è stata particolarmente “discreta”: alte, non particolarmente lunghe, poco persistenti, in spazi aerei “abituali”. In altri giorni, invece, il loro utilizzo è stato spudoratamente evidente: basse, lunghe da orizzonte a orizzonte, persistenti nell’aria per molte ore, in spazi aerei del tutto inusuali.
Un esempio eclatante è stato ciò che è avvenuto il 22 gennaio 2007.
Da tutta Italia sono state pervenute segnalazioni di un abnorme numero di scie chimiche visibili anche in spazi aerei dove di solito non passano aerei di alcun tipo. Sono stati fotografati veri e propri reticolati di scie chimiche e si sono contati un numero incredibile di aerei: 5-6 al minuto. Difficilmente un tale via vai può essere riconducibile al normale traffico aereo civile, soprattutto se questo avviene in alcuni giorni si e in altri no. Anche l’ipotesi di un’operazione militare in corso è poco credibile, in quanto è inverosimile che gli aerei militari effettuino delle esercitazione sopra i centri abitati.
Una situazione simile si è verificata il 7 e l’8 maggio 2007, giorni in cui si è assistito a livello internazionale ad una massiccia irrorazione. Sono pervenute segnalazioni da tutto il centro-nord d’Italia, da molto altri stati europei, dal Canada e dagli Stati Uniti.
Come si spiegano tutte queste scie concentrate in questi due giorni? Condizioni favorevoli alla formazione di scie di condensazione in mezzo mondo per circa 48 ore continue?
E se anche fosse… come si spiega questo intenso traffico aereo concentrato in questi due giorni?
Durante i mesi estivi sono state avvistate corte e di breve durata negli stessi spazi aerei dove i primi mesi dell’anno erano lunghe e persistenti.
All’interno degli stessi spazi aerei dove i primi mesi dell’anno erano tante, basse, lunghe e persistenti, durante i mesi estivi ne sono state avvistate poche, alte, corte e di breve durata.
Se è vero l’alto numero di scie che vediamo è dovuto all’incremento del traffico aereo non si spiega come mai proprio nel periodo estivo, periodo nel quale le compagnie aeree mettono a disposizione più voli, si sono viste così poche scie (e aerei).
Il problema delle scie chimiche quindi riguarda l’Italia e non è recente.
Nel corso degli anni ci sono state diverse interrogazioni parlamentari, esposti e denunce per chiedere alle autorità dei chiarimenti. Risposte serie ottenute? Nessuna.
Come mai questa ritrosia nel parlare di un fenomeno che riguarda tutti?


(fonte:  http://terrarealtime.blogspot.it)

giovedì 7 giugno 2012

Edgar Mitchell su Roswell: E' tutto vero


Quando a dichiarare l'esistenza degli alieni non sono semplici individui ma ex-astronauti di rilievo, le affermazioni acquistano subito un tono differente.

Edgar Mitchell, prese parte alla missione Apollo 14 e fu il sesto uomo a mettere piede sulla luna.

E' una di quelle rivelazioni che spiazzano. Il tanto conturbante e intricato episodio di Roswell continua a far discutere grazie ad alcune dichiarazioni di gente che conta. Si tratta dell'astronauta Edgar Mitchell che ha rilasciato una importantisima dichiarazione. A quanto pare quello che cadde a Roswell fu un'astronave aliena e i cadaveri furono prelevati e portati chissà dove dalle autorità.

Quindi in quel lontano luglio del 1947 non fu un pallone sonda del progetto Mogul a precipitare. Dopo tanti anni quindi, il caso più famoso dell'ufologia continua a far parlare di se.

Vi  lasciamo al video con le sue affermazioni:



(fonte http://eclissidelmondo.blogspot.it)

lunedì 4 giugno 2012

Terremoto Emilia, cause non naturali?


Il terremoto che è avvenuto in Emilia Romagna ha un tragico bilancio, In molti si chiedono quali possano essere le cause dell’evento: secondo un esperto è Il movimento della Dorsale ferrarese nel sottosuolo. IlServizio geologico degli Stati Uniti(Usgs) ha rivisto a 6 (dal precedente 5.9) la magnitudo del terremoto in Emilia Romagna delle 4.04 e l’ipocentro della scossa a 5,1 km di profondità (dai precedenti 10,1). Nella stessa zona, alle 5.35 è stata registrata una replica di magnitudo 3.3 e, alle 5.44, una terza scossa di magnitudo 2.9.

Sul web in molti ritengono che la causa della scossa sia da ricercare nelle pratiche di fracking che consiste, fondamentalmente, in perforazioni idrauliche le quali una volta arrivate in profondità piegano e corrono parallelamente al terreno; nei buchi creati, viene pompato ad alta pressione un po’ di tutto, a seconda della “ricetta” del perforatore, che, essendo segreto commerciale, non si può sapere. Si dice che da inizio anno sono stati 632 i terremoti in Italia e gli ultimi tutti in Nord Italia proprio nelle zone vocate a Shale gas interessate alla pratica del fracking.

Ma il terremoto è avvenuto per cause naturali come sostengono i media o c’è dietro altro? Possibile che la causa sia da ricercare negli interessi economici che l’Italia ha sulle prospezioni geologiche condotte nel sottosuolo per la ricerca di idrocarburi? Ma il fracking è legale o illegale?
Segnali evidenti di fracking si sono presentati ad esempio con quelle strane fuoriuscite d’acqua dal terreno prima del terremoto del 19 Maggio 2012 in Emilia Romagna. Il fontanazzo aperto a Bondeno (Ferrara), con la fuoriuscita di acqua e sabbia provocata dall’aumento del livello dell’acqua di falda che ha preceduto le scosse.

Qualche giorno fa il ministro Romani è andato a parlare all’Unione Petrolifera Italiana ed ha affermato “Che l’Italia ha bisogno di un significativo contributo dalle produzioni nazionali di idrocarburi già a partire da quest’anno”. Da quando il ministro dello Sviluppo Economico ha concesso le autorizzazioni ai petrolieri americani per effettuare prospezioni ed estrazioni sul territorio italiano, i terremoti sono aumentati in maniera preoccupante, anche in zone normalmente considerate a basso rischio. E siccome l’Italia ha così bisogno di idrocarburi ecco che è necessario produrre novanta mila barili in più al giorno in Basilicata aumentando di 90mila volte i rischi legati all’inquinamento e a disastri ambientali di varia identità. Ma come dice Romani “Senza energia si torna al Medioevo”.

Per il settore gas, infine, il ministro apre allo “sfruttamento dello shale gas”, ovvero l’utilizzo di pratiche estrattive devastanti per il delicato equilibrio idrogeologico della Basilicata, che consiste nell’utilizzo di tecniche quali il fracking per estrarre petrolio e gas dalla fratturazione delle rocce scistose. Queste pratiche sono vietate in molte nazioni, compresa l’Italia, proprio per i gravi rischi di contaminazione dell’ambiente e delle falde idro-potabili. Ma mentre in Italia abbiamo un ministro che svende il territorio nazionale agli interesse delle grandi multi nazionali per cercare di incassare quanto più possibile nel mondo, esiste uno stato come il Vermont che banna il fracking ma ovviamente tutti i maggiori gruppi petroliferi USA come da prassi hanno detto che il Vermont ha deciso di intraprendere politiche irresponsabili, che le trivelle portano lavoro, soldi e sicurezza energetica.

Dicono che la decisione del Vermont ignora fatti, scienza e tecnologia e che le estrazioni di gas sono sicure. Perchè si può affermare che il terremoto in Emilia Romagna può essere collegato alle pratiche di fracking? Perchè anche nell’Ohio da più parti hanno iniziato a pensare che i terremoti avvenuti lì possano essere provocati dall’ “Hydraulic fracking”.   Finora le principali contestazioni a questa tecnica avevano riguardato il pericolo di inquinamento delle falde superficiali, vuoi per fratture nelle pareti di cemento dei pozzi, poco accuratamente colate, vuoi per la cattiva impermeabilizzazione del fondo dei bacini di raccolta delle acque di risalita dai pozzi (in qualche caso hanno traboccato a causa di piogge torrenziali). Talvolta dai rubinetti domestici sono fuoriusciti gas infiammabili o fanghi maleodoranti.

Le Autorità dello Stato di New York hanno proibito l’estrazione,con questo metodo, nei bacini idrografici utilizzati per l’approvvigionamento idrico delle grandi città e hanno chiesto di utilizzare solo serbatoi stagni per lo stoccaggio. Negli USA (ma in molte parti del mondo) l’industria sta portando avanti decise operazioni di lobbying per convincere il Congresso e i singoli Stati che il fracking sia sicuro. Ma a dimostrare il contrario ci sono centinaia di storie di persone che vivono nei pressi di giacimenti dove si utilizzano queste tecniche e dove c’è un alta incidenza di tumori, elevata radioattività, acqua e aria contaminate da metano.



(fonte: http://www.informarexresistere.fr)