"Morte per fucilata al cranio. Morte per sospetto avvelenamento. Morte per sospetto strangolamento. Morti a causa di possibili virus letali impiantati nel corpo".
Eppure le recenti morti sospette di ufologi quali Phil Schneider, Ron Johnson, Con Routine, Ann Livingston e Karla Turner, così come quelle di tantissimi ufologi del passato, sembrano solo enfatizzare una realtà con la quale molti dei più tosti ufologi sono oggi diventati più familiari: non solo la ricerca ufologica è potezialmente dannosa, ma la durata della vita della media degli ufologi seri è decisamente più breve della media nazionale. Misteriose morti tra gli ufologi non sono una novità.
Nel 1971 il noto ricercatore Otto Binder scrisse un articolo per il 'Saga magazine's Special UFO Report' intitolato "Liquidation of the UFO Investigators". Egli stesso aveva svolto indagini sulle morte di 137 ricercatori, scrittori, scienziati e testimoni coinvolti nell'ufologia, morti nei precedenti 10 anni, e molti in circostanze misteriose. I casi selezionati da Binder riguardavano tantissimi infarti, cancri fulminanti e strani omicidi. Avremo l'occasione di parlare di molti di questi casi, ma prima guardiamo le morti più recenti sospette.
PHIL SCHNEIDER
Fu ritrovato massacrato a casa sua il 17 gennaio 1996, e strangolato col catetere che lui aveva, arrotolato attorno al collo così profondamente che si accorse solo il becchino. Questo omicidio sembra un'esecuzione militare a tutti gli effetti.
Se le circostanze di questa morte sembrano molto controverse, altrettanto controverse erano le sue rivelazioni fatte pubblicamente prima di morire. Era un geologo dilettante ed un esperto in esplosivi.
Delle 129 installazioni sotterranee, che secondo lui il governo USA aveva costruito già dalla SGM, lui dichiarò di aver lavorato su almeno 13 di esse. Due di queste basi erano grandi, ed includevano la famosa base di Dulce, New Mexico, dove si sospetta da tempo si faccia della retro-ingegneria aliena.
Schneider diceva che i Grigi lavoravano insieme a tecnici USA. Nel 1979 ci fu un fraintendimento tra i due gruppi. Come conseguenza vi fu una sparatoria in cui gli alieni presero in ostaggio alcuni tecnici e scienziati terrestri e 66 tra agenti segreti, FBI, e Berretti Neri, perirono nello scontro assieme a dei Grigi. Fu lì che fu colpito anche lui al petto, cosa che gli causò un cancro anni dopo. Se davvero è così, Schneider ha ovviamente infranto il codice del silenzio imposto a tutti i collaboratori ai progetti segreti, la penalità per la quale vi è la morte. Difatti lui affermava che aveva subito altri 14 attentati alla sua vita. Disse pubblicamente che era segnato e sapeva che non sarebbe vissuto a lungo.
Alcune accuse che lui faceva sono degne di attenzione: 1) il governo USA fece un patto con gli alieni Grigi nel 1954. Questo accordo è chiamato il Grenada Treaty; 2) molta della tecnologia degli stealth è stata sviluppata con la retro-ingegneria dagli UFO alieni schiantatisi al suolo; 3) l'AIDS era un virus da laboratorio per controllare la popolazione inventato dal National Ordinance Laboratory di Chicago, Illionois; 4) all'insaputa di tutti il governo USA possiede un dispositivo che causa terremoti, il Kobe quake, che non ha onde pulsanti, (il terremoto di San Francisco del 1989
non presentava onde pulsanti).
Infine si lamentava che la democrazia che lui amava non esisteva più, " Siamo diventati oggi una società tecnocratica gestita da un Governo-ombra che impone le sue regole dittatorialmente, sia che ci piaccia o meno". Credeva che 11 suoi grandi amici fossero stati assassinati negli ultimi 22 anni, 8 dei quali erano stati dichiarati suicidi. Qualuque cosa pensiamo delle sue dichiarazioni, non c'è da negare che avesse attratto l'attenzione dell'FBI e della CIA. Stando alla vedova, agenti segreti setacciarono attentamente casa sua dopo la morte e sequestrarono almeno 1/3 delle foto di famiglia. Un altro caso allarmante è quello della morte di RON RUMMEL, ex-agente dell'intelligence dell'USAF e direttore della rivista 'Alien Digest' dal 6 agosto 1993. Rummel presumibilmente si sparò in bocca.
Gli amici però dicono che sulla pistola non c'era sangue e questa era completamente priva di impronte digitali. Stando ad altre informazioni, la nota lasciata dal presupposto suicida era scritta da una persona mancina, cosa che lui non era. Dal corpo promanava un'esalazione di sodio pentothal, o per lo meno, così si sostiene. Una cosa è sicura: il suo giornale toccava argomenti scottanti come l'aspetto predatore/preda delle relazioni umani/ alieni, e l'uso di umani come fonte di cibo e per riciclare parti dei corpi degli alieni. Aveva oltrepassato un confine proibito?
Probabilmente si. Ma che confine, e in che campo? Molto interessante il fatto che un suo amico era proprio, guarda caso, Phil Schneider ed i due avevano lavorato assieme.
Altra morte inquietante è quella di RON 'JERROLD' JOHNSON, allora vice-direttore delle Indagini del MUFON. Aveva 43 anni e godeva di eccellente salute. Aveva fatto delle analisi mediche dalle quali era risultato che tutto era a posto. Però, un giorno, il 9 giugno 1994, mentre si trovava ad una riunione della Society of Scientific Exploration ad Austin, Texas, Johnson, morì di colpo e in modo strano.
Durante la proiezione di un filmato, alcuni seduti vicino a lui udirono un gorgoglio. Quando le luci si riaccesero, Johnson era caduto dalla sedia col volto purpureo, ed un'emorragia nasale copiosa. Sotto il suo tavolo, una lattina di soda. Era morto di un colpo apoplettico, o per una reazione allergica alla bibita? Oppure ci sono altre ragioni.
Alcuni fatti della sua vita possono portare a credere tutt'altro. Lui ultimamente lavorava alla propulsione degli UFO insieme all'Institute of Advanced Studies. Prima lavorava presso la Earth Tech Incorporated di Austin, Texas, diretta da Harold Puthoff. Sembrerebbe che lui avesse dei lasciapassare altamente segreti che gli permettevano di viaggiare spesso tra San Antonio e White Sands, e nell'ultimo anno aveva parecipato a due incontri segreti della NATO, uno dei quali, voci e mormorii bisbigliano, parlava di comunicazioni ET. Anche se non era nel fior fiore degli anni, forse anche la morte del Dr. Hynek fu causata da 'strane circostanze', sospetto dovuto al grande numero di ufologi morti di cancro al cervello.
Se tutto fin qui detto è vero, una cosa è ovvia: Johnson camminava su entrambi i lati della strada. E ciò in sé per sé era estremamente pericoloso, e può aver pagato caro il prezzo di servire più padroni. Cosa lo uccise veramente possono essere numerose cause non naturali. Oggi come oggi è facile causare infarti con prodotti chimici e radiazioni pulsanti. E' facile indurre un infarto ed altri mali fisici, come cancri rapidi. Comunque Ron Johnson è stato eliminato da una tossina a rapidissimo effetto, forse un agente che agiva sul sistema nervoso. La vera causa della sua morte non la sapremo mai, comunque.
L'autopsia è stata dichiarata inconcludente. Un'infermiera tornando a casa da Austin poco dopo la morte di Johnson, denunciò un'altra morte del tutto simile avvenuta a bordo del suo aereo. Quando tentò di offrire la sua assistenza, fu costretta a non farlo. Poteva essere che un agente che per fatalità era finito vittima delle sue stesse macchinazioni? Parrebbe così.
Un'altra morte sospetta è quella di ANN LIVINGSTON, che morì agli inizi del 1994 di un cancro alle ovaie molto rapido. La donna era una ragioniera che si dedicava all'ufologia come membro del MUFON. Difatti in questa veste aveva pubblicato un articolo: "Electronic Harassment and Alien Abductions" sul 'Mufon Journal' del novembre 1993.
L'articolo criticava duramente Julianne McKinney, direttrice dell'Electronic Surveillance Project of the Association of National Security Alumni, la quale non credeva agli UFO, e li riteneva velivoli governativi sperimentali. Alcuni fatti rilevanti per il nostro caso emergono. Alle ore07:15 del 29 dicembre 1992, l'appartamento della Livingston vicino all'aeroporto O'Hare, Chicago, Illinois, fu illuminato a giorno da un lampo luminoso bianco-argentato. Più tardi fu avvicinata in pieno giorno nel parcheggio da 5 MIB, coi volti non distinguibili, che avevano oggetti neri che parevano flash. Fu fatta svenire. Ammesso che ciò sia vero, cos'ha a che fare questo con la sua forma avanzata di cancro che la uccise? E' arcinoto che Ann Livingston era stata rapita dagli alieni tempo prima. La sua amica, Fran Heiser, affermò che Ann aveva incontrato due belle persone, un uomo ed una donna, in un viaggio in Messico. Con sua grande sorpresa, l'uomo le disse che la donna era la figlia. Potevano gli esami ginecologici fatti dagli alieni aver causato il cancro di Ann? Così la pensava KARLA TURNER, l'ufologa autrice di 'Masquerade of Angels', 'Taken', e 'Into the Fringe', morta a sua volta di cancro. Sia pubblicamente che privatamente, la Turner smascherava lo spettro della rappresaglia aliena, esposto soprattutto nel libro 'Maquerade of angels'. Non sappiamo quanto di fondato c'era nei suoi sospetti.
Cosa o chi sta eliminando gli ufologi oggi e nel passato? Forse alcune morti sono davvero avvenute per cause naturali o per suicidio. Ma, come Otto Binder notava già 25 anni fa, ce ne sono decisamente troppe. La logica, il buon senso ci portano a credere che tutte queste morti premature in un campo che conta pochi investigatori sono decisamente sproporzionate.
UNA RAGNATELA DI CAUSE
Quello che vediamo è una concatenazione di eventi, causali e spesso mortali.
Una minaccia grossa è l'attività delle agenzie segrete USA. Un'altra è l'intervento degli alieni diretto. Una terza è il coinvolgimento di tecniche psicologiche portate avanti da loschi individui ed occultisti. Una quarta minaccia possibile sono i culti religiosi molto reazionari che portano a termine la volontà di Dio. E' più che probabile che uno o più di questi siano responsabili in parte o per tutte quelle morti di ieri e di oggi.
Ricordiamoci quella di DANNY CASOLARO, un giornalista investigativo che ficcanasava nella minaccia di un software, chiamato Project Promise, che poteva rintracciare chiunque in qualunque parte del mondo, morto per uno strano suicidio nel 1991. Casolaro investigava anche la base di Pine Gap, l'Area 51 e la bioingegneria portata avanti dal governo USA.
Poi c'è MAE BUSSEL, una coraggiosa investigatrice che conduceva programmi radio, parlava fuori dei denti, e, come la Livingston e la Turner, morì di cancro fulminante. Anche lei s'interessava di UFO. DECK SLAYTON, l'astronauta, era pronto a parlare pubblicamente delle sue esperienze ufologiche, ma anche a lui il cancro tappò la bocca. BRIAN LYNCH, un giovane sensitivo contattista, morì nel 1985 di overdose, si disse. Stando alla sorella Geraldine, un anno prima era stato avvicinato da un agente segreto che lavorava per la PSI-tech Company di Austin, Texas, che gli disse che stavano facendo esperimenti su armi da guerra di tipo psichico. Dopo la sua morte, tra i suoi effetti personali fu ritrovato uno scritto che diceva: 4 milioni dal Pentagono per il Progetto Scanate.
Il CAPITANO DON ELKIN, pilota per le Eastern Airlines negli anni '80, morì suicidandosi dopo aver indagato per più di 10 anni il cover-up ufologico e dopo aver iniziato ad approfondire il materiale Ra. Ci sono resoconti di interferenze psicologiche negative su questo tipo di indagini.
MORTI BIZZARRE DI SCIENZIATI.
Niente è più strano e porta a fare congetture più velocemente, il fatto che 30 strane morti siano associate al progetto per lo Scudo Spaziale effettuato dalla Marconi Limited in Inghilterra tra il 1985 ed il 1988. ROGER HILL, un disegnatore per i Marconi Defense Systems, pare si sparò nel marzo 1985. JONATHAN WALSH, un esperto di comunicazione digitale impiegato presso la ditta sorella della Marconi, la GEC, cadde dalla finestra del suo hotel nel novembre 1985, dopo aver espresso timori per la sua vita. ASHAD SHARIF, altro scienziato della Marconi Ltd., s'impiccò in modo alquanto artificioso: pare abbia fissato un capo della corda al collo dopo aver fissato l'altro capo ad una pianta, è risalito in macchina, ha accelerato e si è così strangolato nell'ottobre 1986. Nel marzo del 1988 TREVOR KNIGHT, sempre associato alla Marconi Ltd. si asfissiò col monossido di carbonio esalato dalla sua auto. PETER FERRY, direttore di marketing della suddetta ditta, fu trovato fulminato con i fili elettrici infilati in bocca l'agosto 1988. Sempre lo stesso mese dello stesso anno, ALISTAIR BECKHAM fu trovato anche lui morto fulminato con i fili elettrici arrotolati sul corpo e con un fazzoletto infilato in bocca.
Era un ingegnere presso la Plessey Defense Systems, altra consociata della Marconi Ltd. E da ultimo, ma non solo, ANDREW HALL fu torvato morto a settembre di quell'anno per avvelenamento da monossido di carbonio. Cos'ha a che fare lo studio sullo Scudo Stellare con le morti di ufologi?
Teoricamente moltissimo. Se, così come molti hanno ipotizzato, la ricerca suddetta fu iniziata con lo scopo di proteggere gli USA sia dalla Russia che dagli alieni, allora sì che ci sono collegamenti. Probabilmente il KGB, realizzando che le forze occidentali stavano perfezionando un potentissimo raggio che poteva essere usato nello spazio contro di loro, ha fatto un'offensiva per distruggere il progetto. Se ciò è vero, e l'arma esiste e funziona, abbiamo una spiegazione per il crollo dell'Unione Sovietica.
Oppure questi scienziati hanno scoperto la vera natura del progetto e furono sottoposti a livelli tali di stress da commettere il suicidio in massa, quasi. O scoprirono di lavorare assieme ai Grigi, o che ci lavoravano i politici. Una cosa è ovvia. Qualcosa di terribile avvenne alla Marconi Ltd.
Generalmente gli scienziati non si suicidano, e nemmeno compiono omicidi così bizzarri come questi sopra esposti. Un'altra possibilità è che un contingente di alieni ostili ha saputo dell'operazione Scudo Spaziale ed ha deciso di boicottarla per proteggersi, creando traumi psichici e depressioni agli scienziati che poi si sono suicidati. Ma se davvero fosse così, perché poi le morti sono finite? Allora il progetto è stato abbandonato? E' stato protetto meglio? Molto improbabile. Forse è stato portato a termine nel 1988 ed è ora operativo. In verità nessuno si rende conto dei rischi che gli ufologi corrono, nemmeno loro stessi! Difatti coloro che ritengono le morti dei loro colleghi negli anni '50 e '60 molto sospette, paiono credere che qualunque forza o agenzia segreta che c'era dietro, abbia ammorbidito le tattiche negli anni '80 e '90. Ma l'evidenza dei fatti non supporta questa tesi. Non ci sono dubbi, comunque, che negli anni passati accaddero strane cose.
Ad esempio, le morti più intriganti e raccapriccianti che avvennero in quel periodo furono quelle della giornalista DOROTHY KILGALLEN, dell'astronomo MORRIS KETCHUM JESSUP e del fisico Dr. JAMES MCDONALD, la prima per overdose, gli ultimi due per presupposti suicidi. I dettagli di questi decessi, nonostante le dichiarazioni ufficiali, sono inquietanti e non poco. Ognuno dei tre era giovane, di successo, affermato, e tutti e tre erano profondamente coinvolti nelle indagini ufologiche. La Kilgallen, la più famosa giornalista dei suoi tempi, molto affermata in Inghilterra ad altissimi livelli, scrisse due articoli che forse firmarono la sua condanna a morte. Il primo del febbraio 1954, parlava di un incontro segreto dei capi militari mondiali programmato per l'estate successiva. L'altro del 1955, pubblicato poco prima della sua morte per overdose accidentale di barbiturici ed alcool (alla Marilyn Monroe-style, tanto per intenderci), parlava di un ignoto ufficiale inglese di gabinetto, che avrebbe detto: - Gli UFO sono fatti da piccoli omini alti meno di un metro. È spaventoso, ma non si può negare che gli UFO vengano da altri pianeti! -.
Qualunque sia la fonte (pare fosse un Nobiluomo di Mountbatten), questa voce nell'atmosfera degli anni '50 era inaccettabile. Da ricordare che il Robertson Panel, abilmente orchestrato dalla CIA, si era riunito nel 1953 ed aveva emesso il famoso Report. In sintesi: questo documento e l'attitudine generale dei suoi componenti, rappresentavano una linea dura per insabbiare tutti i casi UFO più significativi.
Con l'anno 1953 e con questo incontro iniziò ufficialmente il cover-up governativo sul fenomeno che continua ancora oggi, con in più altre sfumature. Ma davvero la Kilgallen si è uccisa involontariamente? O forse fu aiutata a farlo? Il Dr. James McDonald, fisico dell'Institute of Atmospheric Physics e professore presso il Department of Meteorology dell'Università dell'Arizona, tentò il suicidio nel 1971. Nessun altro negli anni '60 aveva combattuto duramente come lui per convincere il Congresso a prendere seriamente il problema UFO, della cui esistenza era più che convinto. Era diventato una spina nel fianco per coloro che volevano mantenere il cover-up ufficiale e, non vale manco la pena dirlo, la sua morte capitò proprio di proposito per loro. McDonald, presumibilmente depresso, si sparò alla testa. Ma, purtroppo, non morì subito, e rimase cieco, ma non al 100%.
Però, in qualche modo, alcuni mesi dopo il primo tentativo, sabato 14 giugno 1971, riuscì ad uscire dall'Istituto ov'era ricoverato, salì su un taxi che lo portò ad un negozio di armi, dove comprò una calibro 0.38 spagnola, poi si fece portare verso nord, nel deserto, dove si fece lasciare alle ore 16:00 in un'intersezione. Poi sembra che lui avesse camminato per un miglio fino al Canyon del Oro, luogo a lui familiare, e si sparò. Il suo corpo fu trovato da un signore sotto un ponte il giorno dopo, domenica 13 giugno 1971 a mezzogiorno. Quando fu ritrovato, la polizia dichiarò che era morto già da 8-10 ore. Ciò suggerirebbe che era vivo quando era stato lasciato all'intersezione isolata. In teoria poteva essere stato trovato nel deserto proprio lo stesso giorno che era sparito se qualcuno avesse chiamato la polizia immediatamente, e se le efficientissime squadre di ricerca e soccorso di Tucson fossero state messe all'opera. Ma nessuno le chiamò mai. Infatti, due amici di famiglia, una coppia, che era stata chiamata dai familiari del dottore agli inizi della ricerca, li avvisò che lo avrebbero ritrovato. La donna, che si presentò solo come Dottoressa Martin, scoprì dove il taxi lo aveva lasciato nel deserto, e chiamò diverse volte da una casa isolata ad un miglio dal Canyon del Oro. Perché mai questi due 'amici' insistettero col cercarlo invece di chiamare squadre esperte nelle ricerche che forse l'avrebbero trovato prima? Questo non è mai stato chiarito né i due 'amici' furono mai identificati.
Un altro particolare desta inquietudine. La sua collega Margaret Sanderson-Rae disse che non appena McDonald tornò dall'ospedale, era entrata nel suo ufficio ed aveva eliminato tutti gli oggetti acuminati. una volta morto, il Dr. Kassander la fece andare nel suo ufficio per prendere alcune cose e vi trovò uno dei suoi libri sugli scaffali senza copertina. Il Dr. McDonald non avrebbe mai tenuto un libro senza copertina, e se non c'erano, le rifaceva fare. Tutti i suoi libri erano perfettamente tenuti. La donna rimase perciò molto stupita, così lo guardò meglio e si accorse che c'era qualcosa sul retro: era la copertina tutta accartocciata come se avesse avvolto qualcosa. Da ricerche effettuate dopo, non avvoltolava la sua pistola. Ma cosa? Non era per caso il suo diario segreto che scriveva, riempendolo di note confidenziali sugli UFO, rilasciategli da personaggi altolocati che lui intervistava? E se così fosse, dov'è finito? Aveva confidato di essere vicino alla soluzione del problema, aveva avuto accesso a files molto segreti. Non voleva certo morire. I suoi amici dissero che nonostante la cecità, aveva molti progetti in serbo per i mesi a venire ed era sicuro che sarebbe tornato ad insegnare con l'aiuto di un assistente.
L'astronomo ed archeologo MORRIS KETCHUM JESSUP commise anche lui un suicidio sospetto nel Dade County Park, Florida, nel 1959. Non ci sono dubbi che il noto autore di lavori importanti ed influenti come 'The Case for the UFO' e 'The Expanding Case for the UFO' a lungo andare fosse andato in depressione. Le cose non andavano troppo bene per lui, dobbiamo ammetterlo (il divorzio, le pubblicazioni che, benché si fossero rivelate seminali negli anni, ed oggi sono introvabili, allora vendettero poco, la sua alienazione dall'ambiente scientifico lo amareggiava), pochi amici rimastigli (il biologo Ivan T. Sanderson, ed il dr. Martin Valentine). Sanderson disse che lo aveva visto preoccupato per 'strani eventi' che lo avevano 'messo in un mondo irreale completamente malato'. Ma era davvero così malridotto, o fu portato ad essere così? Anna Genzlinger investigò a fondo la sua morte. E così conlcuse: l'uomo era stato messo sotto un certo tipo di controllo mentale. Questi erano giorni in cui si sperimentavano mezzi di controllo mentale che sono oggi sono venuti a galla. Alcuni fatti sul caso lasciano attoniti. Non fu fatta l'autopsia sul corpo, che per legge si deve fare su ogni sospetto suicida. Il Sergente Obenclain, che era sul posto poco dopo il ritrovamento del cadavere, disse: - Tutto sembrava così professionale -.
Il tubo era legato con filo spinato allo scappamento e stranamente era di un annaffiatoio meccanico, non manuale. L'uomo era morto nelle ore di traffico più intenso. Era stato visitato dall'elusivo Carlos Allende tre giorni prima e, stando alla ex-moglie, aveva iniziato a ricevere strane telefonate. Sappiamo che la Marina era molto interessata ai suoi studi sul Philadelphia Experiment, ed è noto che era stato l'ONI (=Office of Naval Investigations) a capo del cover-up sugli UFO già fin dagli inizi. E cosa interessante lui investigava proprio sul progetto top-secret effettuato dalla Marina USA, il Philadelphia
Experiment. FRANK EDWARDS, il noto commentatore radiofonico, morì di un supposto infarto il 24 giugno 1967, proprio l'anniversario dell'avvistamento di Kenneth Arnold. Una mera coincidenza? Forse no. Alcuni ufologi prominenti morirono lo stesso giorno: ARTHUR BRYANT, contattista; RICHARD CHURCH, membro consigliere del CIGIUFO, e lo scrittore di fantascienza WILLIE LEY.
Le circostanze della morte prematura di Edwards, che, come James McDonald stava premendo per avere udienze da parte del Congresso sugli UFO, sollevarono enormi domande. Una conferenza sul tema fu tenuta a New York City presso il Commodore Hotel proprio quel giorno, retta dall'ufologo e scrittore Gray Barker, il quale pubblicamente affermò di aver ricevuto due lettere ed una telefonata secondo cui Frank Edwards, che non partecipava al meeting, non sarebbe rimasto vivo fino alla fine dello stesso. Era come se qualcuno stesse mandando un messaggio. Come conseguenza infelice a questo, Rep. Rouse, che sosteneva Edwards nella sua campagna per fare interessare il Congresso agli UFO, morì di un attacco di cuore simile poco dopo di lui.
Gli annali di ufologia sono spaventosamente pieni di morti di ufologi dovute a strane forme di cancro maligne e veloci, per infarti fulminanti, suicidi sospetti e per tutta una serie di strani accadimenti. E che dire dell'ex-segretario della difesa James Forrestal, morto per presunto suicidio, precipitando dal 16° piano dell'ospedale dov'era ricoverato? E dello scrittore ufologo DAMON RUNYON JR che si gettò da un ponte di Washington nel 1988, lo fece per volontà sua? E cosa accadde davvero al dr. B. NOEL OPAN che, nel 1959, dopo una presunta visita di misteriosi MIB, sparì, così come fece EDGAR JARROLD, l'ufologo australiano l'anno dopo.
Come ci spieghiamo la lunga serie di infarti che uccise Edwards, Rep. Rouse, lo scrittore H. T. Wilkins, Henry E. Kock (direttore della pubblicità dell'Universal Research Society of America), il gionalista Frank Scully ed il famoso contattista George Adamski? E come spiegarci la lunga serie di suicidi: Reverendo Della Larson, contattista, la scrittrice Gloria Lee (Byrd), Marie Ford, la ricercatrice di UFO che scoprì il corpo di Larson, l'ufologo Doug Hancock, e, più recentemente, l'ufologo Feron Hicks?
E che dire dei cancri maligni e fulminanti che portarono velocemente alla tomba l'ufologo canadese, Wilbert B. Smith, l'ufologo brasiliano il Dr. Olavo Fontes, Jim e Coral Lorenzen, il biologo Ivan T. Sanderson ed il fondatore del CUFOS il Dr. Joseph A. Hynek? Certo non tutti costoro, né i meno importanti che non possiamo qui includere, furono eliminati. Molti morirono sì di cause naturali. Ma altri lasciano seri dubbi, ed altri sembrano avere il marchio di Caino.
Sappiamo com'è facile indurre colpi apoplettici, ed infarti usando sostanze chimiche, fasci pulsanti e microbi. Sappiamo che il governo federale è ancora coinvolto in ricerche psico-tecnologiche. Una mente umana può essere manipolata, così da portare il soggetto alla pazzia in modo subdolo. L'ufologia non è un passatempo né hobbistico né sicuro. Ci sono pericoli reali, nel mettere il naso in alcune cose. Molte morti di cui sopra sono sospette. Altre paiono apertamente delle esecuzioni. A che scopo, e chi le ha attuate?
Eppure le recenti morti sospette di ufologi quali Phil Schneider, Ron Johnson, Con Routine, Ann Livingston e Karla Turner, così come quelle di tantissimi ufologi del passato, sembrano solo enfatizzare una realtà con la quale molti dei più tosti ufologi sono oggi diventati più familiari: non solo la ricerca ufologica è potezialmente dannosa, ma la durata della vita della media degli ufologi seri è decisamente più breve della media nazionale. Misteriose morti tra gli ufologi non sono una novità.
Nel 1971 il noto ricercatore Otto Binder scrisse un articolo per il 'Saga magazine's Special UFO Report' intitolato "Liquidation of the UFO Investigators". Egli stesso aveva svolto indagini sulle morte di 137 ricercatori, scrittori, scienziati e testimoni coinvolti nell'ufologia, morti nei precedenti 10 anni, e molti in circostanze misteriose. I casi selezionati da Binder riguardavano tantissimi infarti, cancri fulminanti e strani omicidi. Avremo l'occasione di parlare di molti di questi casi, ma prima guardiamo le morti più recenti sospette.
PHIL SCHNEIDER
Fu ritrovato massacrato a casa sua il 17 gennaio 1996, e strangolato col catetere che lui aveva, arrotolato attorno al collo così profondamente che si accorse solo il becchino. Questo omicidio sembra un'esecuzione militare a tutti gli effetti.
Se le circostanze di questa morte sembrano molto controverse, altrettanto controverse erano le sue rivelazioni fatte pubblicamente prima di morire. Era un geologo dilettante ed un esperto in esplosivi.
Delle 129 installazioni sotterranee, che secondo lui il governo USA aveva costruito già dalla SGM, lui dichiarò di aver lavorato su almeno 13 di esse. Due di queste basi erano grandi, ed includevano la famosa base di Dulce, New Mexico, dove si sospetta da tempo si faccia della retro-ingegneria aliena.
Schneider diceva che i Grigi lavoravano insieme a tecnici USA. Nel 1979 ci fu un fraintendimento tra i due gruppi. Come conseguenza vi fu una sparatoria in cui gli alieni presero in ostaggio alcuni tecnici e scienziati terrestri e 66 tra agenti segreti, FBI, e Berretti Neri, perirono nello scontro assieme a dei Grigi. Fu lì che fu colpito anche lui al petto, cosa che gli causò un cancro anni dopo. Se davvero è così, Schneider ha ovviamente infranto il codice del silenzio imposto a tutti i collaboratori ai progetti segreti, la penalità per la quale vi è la morte. Difatti lui affermava che aveva subito altri 14 attentati alla sua vita. Disse pubblicamente che era segnato e sapeva che non sarebbe vissuto a lungo.
Alcune accuse che lui faceva sono degne di attenzione: 1) il governo USA fece un patto con gli alieni Grigi nel 1954. Questo accordo è chiamato il Grenada Treaty; 2) molta della tecnologia degli stealth è stata sviluppata con la retro-ingegneria dagli UFO alieni schiantatisi al suolo; 3) l'AIDS era un virus da laboratorio per controllare la popolazione inventato dal National Ordinance Laboratory di Chicago, Illionois; 4) all'insaputa di tutti il governo USA possiede un dispositivo che causa terremoti, il Kobe quake, che non ha onde pulsanti, (il terremoto di San Francisco del 1989
non presentava onde pulsanti).
Infine si lamentava che la democrazia che lui amava non esisteva più, " Siamo diventati oggi una società tecnocratica gestita da un Governo-ombra che impone le sue regole dittatorialmente, sia che ci piaccia o meno". Credeva che 11 suoi grandi amici fossero stati assassinati negli ultimi 22 anni, 8 dei quali erano stati dichiarati suicidi. Qualuque cosa pensiamo delle sue dichiarazioni, non c'è da negare che avesse attratto l'attenzione dell'FBI e della CIA. Stando alla vedova, agenti segreti setacciarono attentamente casa sua dopo la morte e sequestrarono almeno 1/3 delle foto di famiglia. Un altro caso allarmante è quello della morte di RON RUMMEL, ex-agente dell'intelligence dell'USAF e direttore della rivista 'Alien Digest' dal 6 agosto 1993. Rummel presumibilmente si sparò in bocca.
Gli amici però dicono che sulla pistola non c'era sangue e questa era completamente priva di impronte digitali. Stando ad altre informazioni, la nota lasciata dal presupposto suicida era scritta da una persona mancina, cosa che lui non era. Dal corpo promanava un'esalazione di sodio pentothal, o per lo meno, così si sostiene. Una cosa è sicura: il suo giornale toccava argomenti scottanti come l'aspetto predatore/preda delle relazioni umani/ alieni, e l'uso di umani come fonte di cibo e per riciclare parti dei corpi degli alieni. Aveva oltrepassato un confine proibito?
Probabilmente si. Ma che confine, e in che campo? Molto interessante il fatto che un suo amico era proprio, guarda caso, Phil Schneider ed i due avevano lavorato assieme.
Altra morte inquietante è quella di RON 'JERROLD' JOHNSON, allora vice-direttore delle Indagini del MUFON. Aveva 43 anni e godeva di eccellente salute. Aveva fatto delle analisi mediche dalle quali era risultato che tutto era a posto. Però, un giorno, il 9 giugno 1994, mentre si trovava ad una riunione della Society of Scientific Exploration ad Austin, Texas, Johnson, morì di colpo e in modo strano.
Durante la proiezione di un filmato, alcuni seduti vicino a lui udirono un gorgoglio. Quando le luci si riaccesero, Johnson era caduto dalla sedia col volto purpureo, ed un'emorragia nasale copiosa. Sotto il suo tavolo, una lattina di soda. Era morto di un colpo apoplettico, o per una reazione allergica alla bibita? Oppure ci sono altre ragioni.
Alcuni fatti della sua vita possono portare a credere tutt'altro. Lui ultimamente lavorava alla propulsione degli UFO insieme all'Institute of Advanced Studies. Prima lavorava presso la Earth Tech Incorporated di Austin, Texas, diretta da Harold Puthoff. Sembrerebbe che lui avesse dei lasciapassare altamente segreti che gli permettevano di viaggiare spesso tra San Antonio e White Sands, e nell'ultimo anno aveva parecipato a due incontri segreti della NATO, uno dei quali, voci e mormorii bisbigliano, parlava di comunicazioni ET. Anche se non era nel fior fiore degli anni, forse anche la morte del Dr. Hynek fu causata da 'strane circostanze', sospetto dovuto al grande numero di ufologi morti di cancro al cervello.
Se tutto fin qui detto è vero, una cosa è ovvia: Johnson camminava su entrambi i lati della strada. E ciò in sé per sé era estremamente pericoloso, e può aver pagato caro il prezzo di servire più padroni. Cosa lo uccise veramente possono essere numerose cause non naturali. Oggi come oggi è facile causare infarti con prodotti chimici e radiazioni pulsanti. E' facile indurre un infarto ed altri mali fisici, come cancri rapidi. Comunque Ron Johnson è stato eliminato da una tossina a rapidissimo effetto, forse un agente che agiva sul sistema nervoso. La vera causa della sua morte non la sapremo mai, comunque.
L'autopsia è stata dichiarata inconcludente. Un'infermiera tornando a casa da Austin poco dopo la morte di Johnson, denunciò un'altra morte del tutto simile avvenuta a bordo del suo aereo. Quando tentò di offrire la sua assistenza, fu costretta a non farlo. Poteva essere che un agente che per fatalità era finito vittima delle sue stesse macchinazioni? Parrebbe così.
Un'altra morte sospetta è quella di ANN LIVINGSTON, che morì agli inizi del 1994 di un cancro alle ovaie molto rapido. La donna era una ragioniera che si dedicava all'ufologia come membro del MUFON. Difatti in questa veste aveva pubblicato un articolo: "Electronic Harassment and Alien Abductions" sul 'Mufon Journal' del novembre 1993.
L'articolo criticava duramente Julianne McKinney, direttrice dell'Electronic Surveillance Project of the Association of National Security Alumni, la quale non credeva agli UFO, e li riteneva velivoli governativi sperimentali. Alcuni fatti rilevanti per il nostro caso emergono. Alle ore07:15 del 29 dicembre 1992, l'appartamento della Livingston vicino all'aeroporto O'Hare, Chicago, Illinois, fu illuminato a giorno da un lampo luminoso bianco-argentato. Più tardi fu avvicinata in pieno giorno nel parcheggio da 5 MIB, coi volti non distinguibili, che avevano oggetti neri che parevano flash. Fu fatta svenire. Ammesso che ciò sia vero, cos'ha a che fare questo con la sua forma avanzata di cancro che la uccise? E' arcinoto che Ann Livingston era stata rapita dagli alieni tempo prima. La sua amica, Fran Heiser, affermò che Ann aveva incontrato due belle persone, un uomo ed una donna, in un viaggio in Messico. Con sua grande sorpresa, l'uomo le disse che la donna era la figlia. Potevano gli esami ginecologici fatti dagli alieni aver causato il cancro di Ann? Così la pensava KARLA TURNER, l'ufologa autrice di 'Masquerade of Angels', 'Taken', e 'Into the Fringe', morta a sua volta di cancro. Sia pubblicamente che privatamente, la Turner smascherava lo spettro della rappresaglia aliena, esposto soprattutto nel libro 'Maquerade of angels'. Non sappiamo quanto di fondato c'era nei suoi sospetti.
Cosa o chi sta eliminando gli ufologi oggi e nel passato? Forse alcune morti sono davvero avvenute per cause naturali o per suicidio. Ma, come Otto Binder notava già 25 anni fa, ce ne sono decisamente troppe. La logica, il buon senso ci portano a credere che tutte queste morti premature in un campo che conta pochi investigatori sono decisamente sproporzionate.
UNA RAGNATELA DI CAUSE
Quello che vediamo è una concatenazione di eventi, causali e spesso mortali.
Una minaccia grossa è l'attività delle agenzie segrete USA. Un'altra è l'intervento degli alieni diretto. Una terza è il coinvolgimento di tecniche psicologiche portate avanti da loschi individui ed occultisti. Una quarta minaccia possibile sono i culti religiosi molto reazionari che portano a termine la volontà di Dio. E' più che probabile che uno o più di questi siano responsabili in parte o per tutte quelle morti di ieri e di oggi.
Ricordiamoci quella di DANNY CASOLARO, un giornalista investigativo che ficcanasava nella minaccia di un software, chiamato Project Promise, che poteva rintracciare chiunque in qualunque parte del mondo, morto per uno strano suicidio nel 1991. Casolaro investigava anche la base di Pine Gap, l'Area 51 e la bioingegneria portata avanti dal governo USA.
Poi c'è MAE BUSSEL, una coraggiosa investigatrice che conduceva programmi radio, parlava fuori dei denti, e, come la Livingston e la Turner, morì di cancro fulminante. Anche lei s'interessava di UFO. DECK SLAYTON, l'astronauta, era pronto a parlare pubblicamente delle sue esperienze ufologiche, ma anche a lui il cancro tappò la bocca. BRIAN LYNCH, un giovane sensitivo contattista, morì nel 1985 di overdose, si disse. Stando alla sorella Geraldine, un anno prima era stato avvicinato da un agente segreto che lavorava per la PSI-tech Company di Austin, Texas, che gli disse che stavano facendo esperimenti su armi da guerra di tipo psichico. Dopo la sua morte, tra i suoi effetti personali fu ritrovato uno scritto che diceva: 4 milioni dal Pentagono per il Progetto Scanate.
Il CAPITANO DON ELKIN, pilota per le Eastern Airlines negli anni '80, morì suicidandosi dopo aver indagato per più di 10 anni il cover-up ufologico e dopo aver iniziato ad approfondire il materiale Ra. Ci sono resoconti di interferenze psicologiche negative su questo tipo di indagini.
MORTI BIZZARRE DI SCIENZIATI.
Niente è più strano e porta a fare congetture più velocemente, il fatto che 30 strane morti siano associate al progetto per lo Scudo Spaziale effettuato dalla Marconi Limited in Inghilterra tra il 1985 ed il 1988. ROGER HILL, un disegnatore per i Marconi Defense Systems, pare si sparò nel marzo 1985. JONATHAN WALSH, un esperto di comunicazione digitale impiegato presso la ditta sorella della Marconi, la GEC, cadde dalla finestra del suo hotel nel novembre 1985, dopo aver espresso timori per la sua vita. ASHAD SHARIF, altro scienziato della Marconi Ltd., s'impiccò in modo alquanto artificioso: pare abbia fissato un capo della corda al collo dopo aver fissato l'altro capo ad una pianta, è risalito in macchina, ha accelerato e si è così strangolato nell'ottobre 1986. Nel marzo del 1988 TREVOR KNIGHT, sempre associato alla Marconi Ltd. si asfissiò col monossido di carbonio esalato dalla sua auto. PETER FERRY, direttore di marketing della suddetta ditta, fu trovato fulminato con i fili elettrici infilati in bocca l'agosto 1988. Sempre lo stesso mese dello stesso anno, ALISTAIR BECKHAM fu trovato anche lui morto fulminato con i fili elettrici arrotolati sul corpo e con un fazzoletto infilato in bocca.
Era un ingegnere presso la Plessey Defense Systems, altra consociata della Marconi Ltd. E da ultimo, ma non solo, ANDREW HALL fu torvato morto a settembre di quell'anno per avvelenamento da monossido di carbonio. Cos'ha a che fare lo studio sullo Scudo Stellare con le morti di ufologi?
Teoricamente moltissimo. Se, così come molti hanno ipotizzato, la ricerca suddetta fu iniziata con lo scopo di proteggere gli USA sia dalla Russia che dagli alieni, allora sì che ci sono collegamenti. Probabilmente il KGB, realizzando che le forze occidentali stavano perfezionando un potentissimo raggio che poteva essere usato nello spazio contro di loro, ha fatto un'offensiva per distruggere il progetto. Se ciò è vero, e l'arma esiste e funziona, abbiamo una spiegazione per il crollo dell'Unione Sovietica.
Oppure questi scienziati hanno scoperto la vera natura del progetto e furono sottoposti a livelli tali di stress da commettere il suicidio in massa, quasi. O scoprirono di lavorare assieme ai Grigi, o che ci lavoravano i politici. Una cosa è ovvia. Qualcosa di terribile avvenne alla Marconi Ltd.
Generalmente gli scienziati non si suicidano, e nemmeno compiono omicidi così bizzarri come questi sopra esposti. Un'altra possibilità è che un contingente di alieni ostili ha saputo dell'operazione Scudo Spaziale ed ha deciso di boicottarla per proteggersi, creando traumi psichici e depressioni agli scienziati che poi si sono suicidati. Ma se davvero fosse così, perché poi le morti sono finite? Allora il progetto è stato abbandonato? E' stato protetto meglio? Molto improbabile. Forse è stato portato a termine nel 1988 ed è ora operativo. In verità nessuno si rende conto dei rischi che gli ufologi corrono, nemmeno loro stessi! Difatti coloro che ritengono le morti dei loro colleghi negli anni '50 e '60 molto sospette, paiono credere che qualunque forza o agenzia segreta che c'era dietro, abbia ammorbidito le tattiche negli anni '80 e '90. Ma l'evidenza dei fatti non supporta questa tesi. Non ci sono dubbi, comunque, che negli anni passati accaddero strane cose.
Ad esempio, le morti più intriganti e raccapriccianti che avvennero in quel periodo furono quelle della giornalista DOROTHY KILGALLEN, dell'astronomo MORRIS KETCHUM JESSUP e del fisico Dr. JAMES MCDONALD, la prima per overdose, gli ultimi due per presupposti suicidi. I dettagli di questi decessi, nonostante le dichiarazioni ufficiali, sono inquietanti e non poco. Ognuno dei tre era giovane, di successo, affermato, e tutti e tre erano profondamente coinvolti nelle indagini ufologiche. La Kilgallen, la più famosa giornalista dei suoi tempi, molto affermata in Inghilterra ad altissimi livelli, scrisse due articoli che forse firmarono la sua condanna a morte. Il primo del febbraio 1954, parlava di un incontro segreto dei capi militari mondiali programmato per l'estate successiva. L'altro del 1955, pubblicato poco prima della sua morte per overdose accidentale di barbiturici ed alcool (alla Marilyn Monroe-style, tanto per intenderci), parlava di un ignoto ufficiale inglese di gabinetto, che avrebbe detto: - Gli UFO sono fatti da piccoli omini alti meno di un metro. È spaventoso, ma non si può negare che gli UFO vengano da altri pianeti! -.
Qualunque sia la fonte (pare fosse un Nobiluomo di Mountbatten), questa voce nell'atmosfera degli anni '50 era inaccettabile. Da ricordare che il Robertson Panel, abilmente orchestrato dalla CIA, si era riunito nel 1953 ed aveva emesso il famoso Report. In sintesi: questo documento e l'attitudine generale dei suoi componenti, rappresentavano una linea dura per insabbiare tutti i casi UFO più significativi.
Con l'anno 1953 e con questo incontro iniziò ufficialmente il cover-up governativo sul fenomeno che continua ancora oggi, con in più altre sfumature. Ma davvero la Kilgallen si è uccisa involontariamente? O forse fu aiutata a farlo? Il Dr. James McDonald, fisico dell'Institute of Atmospheric Physics e professore presso il Department of Meteorology dell'Università dell'Arizona, tentò il suicidio nel 1971. Nessun altro negli anni '60 aveva combattuto duramente come lui per convincere il Congresso a prendere seriamente il problema UFO, della cui esistenza era più che convinto. Era diventato una spina nel fianco per coloro che volevano mantenere il cover-up ufficiale e, non vale manco la pena dirlo, la sua morte capitò proprio di proposito per loro. McDonald, presumibilmente depresso, si sparò alla testa. Ma, purtroppo, non morì subito, e rimase cieco, ma non al 100%.
Però, in qualche modo, alcuni mesi dopo il primo tentativo, sabato 14 giugno 1971, riuscì ad uscire dall'Istituto ov'era ricoverato, salì su un taxi che lo portò ad un negozio di armi, dove comprò una calibro 0.38 spagnola, poi si fece portare verso nord, nel deserto, dove si fece lasciare alle ore 16:00 in un'intersezione. Poi sembra che lui avesse camminato per un miglio fino al Canyon del Oro, luogo a lui familiare, e si sparò. Il suo corpo fu trovato da un signore sotto un ponte il giorno dopo, domenica 13 giugno 1971 a mezzogiorno. Quando fu ritrovato, la polizia dichiarò che era morto già da 8-10 ore. Ciò suggerirebbe che era vivo quando era stato lasciato all'intersezione isolata. In teoria poteva essere stato trovato nel deserto proprio lo stesso giorno che era sparito se qualcuno avesse chiamato la polizia immediatamente, e se le efficientissime squadre di ricerca e soccorso di Tucson fossero state messe all'opera. Ma nessuno le chiamò mai. Infatti, due amici di famiglia, una coppia, che era stata chiamata dai familiari del dottore agli inizi della ricerca, li avvisò che lo avrebbero ritrovato. La donna, che si presentò solo come Dottoressa Martin, scoprì dove il taxi lo aveva lasciato nel deserto, e chiamò diverse volte da una casa isolata ad un miglio dal Canyon del Oro. Perché mai questi due 'amici' insistettero col cercarlo invece di chiamare squadre esperte nelle ricerche che forse l'avrebbero trovato prima? Questo non è mai stato chiarito né i due 'amici' furono mai identificati.
Un altro particolare desta inquietudine. La sua collega Margaret Sanderson-Rae disse che non appena McDonald tornò dall'ospedale, era entrata nel suo ufficio ed aveva eliminato tutti gli oggetti acuminati. una volta morto, il Dr. Kassander la fece andare nel suo ufficio per prendere alcune cose e vi trovò uno dei suoi libri sugli scaffali senza copertina. Il Dr. McDonald non avrebbe mai tenuto un libro senza copertina, e se non c'erano, le rifaceva fare. Tutti i suoi libri erano perfettamente tenuti. La donna rimase perciò molto stupita, così lo guardò meglio e si accorse che c'era qualcosa sul retro: era la copertina tutta accartocciata come se avesse avvolto qualcosa. Da ricerche effettuate dopo, non avvoltolava la sua pistola. Ma cosa? Non era per caso il suo diario segreto che scriveva, riempendolo di note confidenziali sugli UFO, rilasciategli da personaggi altolocati che lui intervistava? E se così fosse, dov'è finito? Aveva confidato di essere vicino alla soluzione del problema, aveva avuto accesso a files molto segreti. Non voleva certo morire. I suoi amici dissero che nonostante la cecità, aveva molti progetti in serbo per i mesi a venire ed era sicuro che sarebbe tornato ad insegnare con l'aiuto di un assistente.
L'astronomo ed archeologo MORRIS KETCHUM JESSUP commise anche lui un suicidio sospetto nel Dade County Park, Florida, nel 1959. Non ci sono dubbi che il noto autore di lavori importanti ed influenti come 'The Case for the UFO' e 'The Expanding Case for the UFO' a lungo andare fosse andato in depressione. Le cose non andavano troppo bene per lui, dobbiamo ammetterlo (il divorzio, le pubblicazioni che, benché si fossero rivelate seminali negli anni, ed oggi sono introvabili, allora vendettero poco, la sua alienazione dall'ambiente scientifico lo amareggiava), pochi amici rimastigli (il biologo Ivan T. Sanderson, ed il dr. Martin Valentine). Sanderson disse che lo aveva visto preoccupato per 'strani eventi' che lo avevano 'messo in un mondo irreale completamente malato'. Ma era davvero così malridotto, o fu portato ad essere così? Anna Genzlinger investigò a fondo la sua morte. E così conlcuse: l'uomo era stato messo sotto un certo tipo di controllo mentale. Questi erano giorni in cui si sperimentavano mezzi di controllo mentale che sono oggi sono venuti a galla. Alcuni fatti sul caso lasciano attoniti. Non fu fatta l'autopsia sul corpo, che per legge si deve fare su ogni sospetto suicida. Il Sergente Obenclain, che era sul posto poco dopo il ritrovamento del cadavere, disse: - Tutto sembrava così professionale -.
Il tubo era legato con filo spinato allo scappamento e stranamente era di un annaffiatoio meccanico, non manuale. L'uomo era morto nelle ore di traffico più intenso. Era stato visitato dall'elusivo Carlos Allende tre giorni prima e, stando alla ex-moglie, aveva iniziato a ricevere strane telefonate. Sappiamo che la Marina era molto interessata ai suoi studi sul Philadelphia Experiment, ed è noto che era stato l'ONI (=Office of Naval Investigations) a capo del cover-up sugli UFO già fin dagli inizi. E cosa interessante lui investigava proprio sul progetto top-secret effettuato dalla Marina USA, il Philadelphia
Experiment. FRANK EDWARDS, il noto commentatore radiofonico, morì di un supposto infarto il 24 giugno 1967, proprio l'anniversario dell'avvistamento di Kenneth Arnold. Una mera coincidenza? Forse no. Alcuni ufologi prominenti morirono lo stesso giorno: ARTHUR BRYANT, contattista; RICHARD CHURCH, membro consigliere del CIGIUFO, e lo scrittore di fantascienza WILLIE LEY.
Le circostanze della morte prematura di Edwards, che, come James McDonald stava premendo per avere udienze da parte del Congresso sugli UFO, sollevarono enormi domande. Una conferenza sul tema fu tenuta a New York City presso il Commodore Hotel proprio quel giorno, retta dall'ufologo e scrittore Gray Barker, il quale pubblicamente affermò di aver ricevuto due lettere ed una telefonata secondo cui Frank Edwards, che non partecipava al meeting, non sarebbe rimasto vivo fino alla fine dello stesso. Era come se qualcuno stesse mandando un messaggio. Come conseguenza infelice a questo, Rep. Rouse, che sosteneva Edwards nella sua campagna per fare interessare il Congresso agli UFO, morì di un attacco di cuore simile poco dopo di lui.
Gli annali di ufologia sono spaventosamente pieni di morti di ufologi dovute a strane forme di cancro maligne e veloci, per infarti fulminanti, suicidi sospetti e per tutta una serie di strani accadimenti. E che dire dell'ex-segretario della difesa James Forrestal, morto per presunto suicidio, precipitando dal 16° piano dell'ospedale dov'era ricoverato? E dello scrittore ufologo DAMON RUNYON JR che si gettò da un ponte di Washington nel 1988, lo fece per volontà sua? E cosa accadde davvero al dr. B. NOEL OPAN che, nel 1959, dopo una presunta visita di misteriosi MIB, sparì, così come fece EDGAR JARROLD, l'ufologo australiano l'anno dopo.
Come ci spieghiamo la lunga serie di infarti che uccise Edwards, Rep. Rouse, lo scrittore H. T. Wilkins, Henry E. Kock (direttore della pubblicità dell'Universal Research Society of America), il gionalista Frank Scully ed il famoso contattista George Adamski? E come spiegarci la lunga serie di suicidi: Reverendo Della Larson, contattista, la scrittrice Gloria Lee (Byrd), Marie Ford, la ricercatrice di UFO che scoprì il corpo di Larson, l'ufologo Doug Hancock, e, più recentemente, l'ufologo Feron Hicks?
E che dire dei cancri maligni e fulminanti che portarono velocemente alla tomba l'ufologo canadese, Wilbert B. Smith, l'ufologo brasiliano il Dr. Olavo Fontes, Jim e Coral Lorenzen, il biologo Ivan T. Sanderson ed il fondatore del CUFOS il Dr. Joseph A. Hynek? Certo non tutti costoro, né i meno importanti che non possiamo qui includere, furono eliminati. Molti morirono sì di cause naturali. Ma altri lasciano seri dubbi, ed altri sembrano avere il marchio di Caino.
Sappiamo com'è facile indurre colpi apoplettici, ed infarti usando sostanze chimiche, fasci pulsanti e microbi. Sappiamo che il governo federale è ancora coinvolto in ricerche psico-tecnologiche. Una mente umana può essere manipolata, così da portare il soggetto alla pazzia in modo subdolo. L'ufologia non è un passatempo né hobbistico né sicuro. Ci sono pericoli reali, nel mettere il naso in alcune cose. Molte morti di cui sopra sono sospette. Altre paiono apertamente delle esecuzioni. A che scopo, e chi le ha attuate?
(fonte: altrogiornale.org)
PIENO ACCORO....SALUTI CONVINTI...
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