Sono state aggiornate nella serata di giovedì le ultime previsioni sul passaggio del satellite Uars sull’Italia. Si tratta di un vecchio satellite della Nasa che si disintegrerà al contatto con l’atmosfera, ma – dato che è composto da materiali che fondono a temperature elevatissime e ha una configurazione anomala – è probabile che alcuni pezzi possano arrivare al suolo. Sono 26 gli elementi di cui si attende la caduta sulla Terra. E alcuni saranno di dimensioni considerevoli.
Un nuovo aggiornamento è atteso entro la mattinata di venerdì. C’è attesa anche per la conferenza stampa convocata dalla Protezione Civile per le 10 a Roma.
In tutto il mondo è scattata la caccia alla previsione perfetta che possa indicare esattamente dove cadranno i frammenti del satellite, grande come un autobus (lo speciale). In realtà, purtroppo, sarà possibile saperlo solo poco prima dell’impatto. E la stessa comunità scientifica è fortemente divisa sulla possibilità di prevedere esattamente i luoghi di caduta. Molti esperti sostengono infatti che Uars appena esploderà all’impatto con l’atmosfera sarà soggetto a forze imprevedibili anche dal più sofisticato computer. C’è ancora poca esperienza in merito. Casi simili ce ne sono pochissimi. Anche se in futuro questa potrebbe diventare una vera e propria emergenza, con una quantità sempre crescente di “rifiuti spaziali” che potrebbero entrare in collisione tra di loro. Il problema dei rifiuti di Napoli in confronto è niente, rispetto ai pericoli futuri.
Tornando alle prossime ore, non capita certo tutti i giorni che ci sia un’allerta per il rientro di un satellite fuori controllo. E’ già accaduto diverse volte. In particolare il ricordo va a Cosmos 954, i cui detriti nucleari precipitarono in Canada. Ma è anche capitato che un frammento di un satellite abbia colpito una persona.
Uars fu lanciato nel 1991. Doveva rimanere operativo solo 3 anni. In realtà ne ha lavorati 14. Fino ad una collisione con altri detriti. E’ da anni che la Nasa si prepara a questo giorno, a quello del temuto rientro verso la Terra. Coincidenza o no, il satellite potrà precipitare da tutte le parti, tranne che – guarda caso – negli Stati Uniti. Per un satellite americano, la circostanza è notevole. In tanti sul web ironizzano: “ecco perché la Nasa è così tranquilla.”
Gli ultimi aggiornamenti sulle traiettorie vedono in prima linea le regioni del Nord. Se nel pomeriggio di giovedì erano stati previsti due passaggi sul Nord Italia, in realtà questo scenario è stato successivamente rivisto. E la possibilità di un doppio passaggio è scongiurata. Sulla base delle ultime previsioni, Uars passerà una sola volta sul Nord, seguendo una traiettoria che colpirà in pieno il Piemonte, la Lombardia e il Trentino Alto Adige. Milano appare presa in pieno. Il satellite passerà poco a sud del capoluogo lombardo.
Tutte le strutture della protezione civile sono state allertate. I pezzi, alcuni dei quali potrebbero arrivare al suolo a 400 km/h, rischiano di andare a colpire tetti ed edifici, ma i calcoli indicano che non dovrebbero avere la forza per provocare crolli. In ogni caso, se effettivamente verrà confermata questa traiettoria, la Protezione Civile potrebbe trovarsi costretta a lanciare un allarme per tutta la popolazione del Nord Italia, invitando chiunque a non uscire di casa. Se doveste entrare in contatto con pezzi del satellite, non toccateli per nessuna ragione. Anche se Uars va ad energia solare e non nucleare, potrebbero essere pericolosi.
Mancano ormai poche ore all’impatto, probabile dalle 19 in avanti. Ma gli scenari cambiano repentinamente. Solo nelle prossime ore sarà possibile avere ulteriori dettagli dalla Nasa.
Un nuovo aggiornamento è atteso entro la mattinata di venerdì. C’è attesa anche per la conferenza stampa convocata dalla Protezione Civile per le 10 a Roma.
In tutto il mondo è scattata la caccia alla previsione perfetta che possa indicare esattamente dove cadranno i frammenti del satellite, grande come un autobus (lo speciale). In realtà, purtroppo, sarà possibile saperlo solo poco prima dell’impatto. E la stessa comunità scientifica è fortemente divisa sulla possibilità di prevedere esattamente i luoghi di caduta. Molti esperti sostengono infatti che Uars appena esploderà all’impatto con l’atmosfera sarà soggetto a forze imprevedibili anche dal più sofisticato computer. C’è ancora poca esperienza in merito. Casi simili ce ne sono pochissimi. Anche se in futuro questa potrebbe diventare una vera e propria emergenza, con una quantità sempre crescente di “rifiuti spaziali” che potrebbero entrare in collisione tra di loro. Il problema dei rifiuti di Napoli in confronto è niente, rispetto ai pericoli futuri.
Tornando alle prossime ore, non capita certo tutti i giorni che ci sia un’allerta per il rientro di un satellite fuori controllo. E’ già accaduto diverse volte. In particolare il ricordo va a Cosmos 954, i cui detriti nucleari precipitarono in Canada. Ma è anche capitato che un frammento di un satellite abbia colpito una persona.
Uars fu lanciato nel 1991. Doveva rimanere operativo solo 3 anni. In realtà ne ha lavorati 14. Fino ad una collisione con altri detriti. E’ da anni che la Nasa si prepara a questo giorno, a quello del temuto rientro verso la Terra. Coincidenza o no, il satellite potrà precipitare da tutte le parti, tranne che – guarda caso – negli Stati Uniti. Per un satellite americano, la circostanza è notevole. In tanti sul web ironizzano: “ecco perché la Nasa è così tranquilla.”
Gli ultimi aggiornamenti sulle traiettorie vedono in prima linea le regioni del Nord. Se nel pomeriggio di giovedì erano stati previsti due passaggi sul Nord Italia, in realtà questo scenario è stato successivamente rivisto. E la possibilità di un doppio passaggio è scongiurata. Sulla base delle ultime previsioni, Uars passerà una sola volta sul Nord, seguendo una traiettoria che colpirà in pieno il Piemonte, la Lombardia e il Trentino Alto Adige. Milano appare presa in pieno. Il satellite passerà poco a sud del capoluogo lombardo.
Tutte le strutture della protezione civile sono state allertate. I pezzi, alcuni dei quali potrebbero arrivare al suolo a 400 km/h, rischiano di andare a colpire tetti ed edifici, ma i calcoli indicano che non dovrebbero avere la forza per provocare crolli. In ogni caso, se effettivamente verrà confermata questa traiettoria, la Protezione Civile potrebbe trovarsi costretta a lanciare un allarme per tutta la popolazione del Nord Italia, invitando chiunque a non uscire di casa. Se doveste entrare in contatto con pezzi del satellite, non toccateli per nessuna ragione. Anche se Uars va ad energia solare e non nucleare, potrebbero essere pericolosi.
Mancano ormai poche ore all’impatto, probabile dalle 19 in avanti. Ma gli scenari cambiano repentinamente. Solo nelle prossime ore sarà possibile avere ulteriori dettagli dalla Nasa.
fonte (www.cronacalive.it)
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