martedì 6 settembre 2011

Visita al Castello di Montebello


Eccoci come promesso con il nostro articolo sul Castello di Montebello, piu conosciuto come Castello di Azzurrina, che abbiamo visitato nella nostra pausa estiva.
Con questo articolo inauguriamo anche l'entrata nel nostro team di Francesca De Santis che ci esporrà il resoconto della sua serata passata nei meandri misteriosi di questo suggestivo castello!

Una serata nel Castello 
 di Roberto Terzaroli e Daniele Valloscuro

Balzato alle cronache anche di recente soprattutto grazie alla trasmissione Mistero in onda su Italia 1,
Il  castello, di epoca rinascimentale, fu costruito in una posizione strategica , in modo da poter dominare  l’intera vallata della Valmarecchia, controllando al meglio le avanzate dei nemici  provenienti dal mare.
Montebello, deriva da "Mons Belli" monte della battaglia, il nome gli fu attribuito a causa delle numerose battaglie che avvennero tra le sue mura.
Dopo la sconfitta di Sigismondo Pandolfo Malatesta nel 1464 il castello passò sotto il controllo dei Conti Guidi di Bagno che aggiunsero un’ala residenziale.
Al suo interno è possibile effettuare due visite , una diurna e una notturna, naturalmente noi di Universo Ignoto ci siamo dedicati alla seconda visto che è incentrata interamente su tematiche esoteriche.

Seguendo le indicazioni della guida abbiamo visitato le stanze principali caratterizzate da differenti storie ad esse collegate.


Appena entrati nella prima stanza ci si trova di fronte ad un tavolo molto grande, meta di numerosi team di ricerca e dove avvengono con una notevole frequenza sedute spirtiche, lo stesso tavolo si sarebbe sollevato durante una di queste sedute di almeno mezzo metro.
E’ la volta poi di una stanza dove alcuni operai durante opere di ristrutturazione del 1990 notarono la figura di una donna con i piedi sul soffito e la testa verso il pavimento. Ancora oggi è possibile vedere una delle sue orme sul soffitto seppur diversi studiosi scettici abbiano ipotizzato che l’orma possa essere stata provocata dal fatto che le travi prima di essere montate nel soffitto erano state calpestate da alcuni operai, resta comunque strano che l’impronta combaci perfettamente fra una trave e l’altra.
La visita continua fra i numerosi trabocchetti del castello, ancora oggi efficaci, che furono progettati per bloccare le avanzate nemiche.
Si  arriva ad una stanza dove è presente un telo incastonato ad una cassapanca, esso raffigurerebbe una figura blasfema di origine islamica, in esso è rappresentata una donna, e nella religione musulmana è vietata qualsiasi raffigurazione di soggetti femminil, tutto questo unito al fatto che la stessa tela sarebbe stata testimone di numorose tragedie e massacri avvenuti nei sui pressi, ne avrebbe accentuato la negativià a tal punto che numerosi  studiosi del paranormale ne hanno sconsigliato la stessa espozione.
Questa stanza insieme alla stanza delle sedute spiritiche rappresentato i due punti del castello dove numerosi visitatori hanno accusato strane sensazioni e in casi rari svenimenti.
Arriviamo poi alla zona del castello, fulcro delle maggiori ricerche e sperimentazioni, la stanza di Azzurrina.



La leggenda narra che durante il solstizio d'estate, esattamente il 21 giugno del 1375, durante un violente temporale la piccola bambina, figlia di Ugolinuccio o Uguccione (feudatario di Montebello nel 1375) stava giocando nei bassifondi del castello con una palla. La sfera rotolò nella ghiacciaia sotterranea, Azzurrina nel tentativo di rincorrerla sfuggì al controllo delle guardie e da allora fu venne più ritrovata.
Nel luogo sono state effettuate numerose registrazioni e continuano tutt’ora ogni anno nel solstizio d’estate.
I risultati piu eclatanti nelle registrazioni si basano su una voce che da libera interpretazione può risultare un pianto o un riso, la parola “mamma” detta una sola volta, un  suono che ripete ritmicamente abbastanza forte che ci è stato assicurato dalla guida non essere di natura artificiale.
E’ stato inoltre registrato un coro che proverebbe dal rito di un’evocazione satanica che sarebbe avvenuta anni fa all’interno del castello quando era ancora liberamente accessibile.
Cosa interessante è che team di tecnici hanno analizzato la voce di azzurrina e facendo un percorso al contratrio sono arrivati alla fonte del suono giungendo alla conclusione che non proverebbe da corde vocali umani, la cosa è altamente interessante e deporrebbe a favore dell’ipotesi paranormale.

Oltre a tutto ciò ci sono state mostrate dalla guida alcune foto scattate all'interno del castello, una nelle stanza delle sedute, realizzata da Sky, dove viene raffigurata una figura femminile che non sarebbe comunque Azzurrina, una foto di un presunto frate nel piazzale della Rocca e un globo luminoso (orbs) nella stanza di Azzurrina.

Ultimamente lo studioso Daniele Gullà, che ha visitato il castello piu volte, ha inondato le stanze con musica medioevale con la speranza di evocare antiche presenze e ha scattato la foto di un presunto fantasma di una donna in una scalinata.

Che dire, la visita al castello è decisamente consigliata, in primis per la location altamente suggestiva da dove è possibile vedere anche il panorama di tutta la rivieva adriatica, seconda cosa per toccar con mano questi luoghi ricchi di misteri e forse, di misteriose presenze.

Sembra comunque che nel castello avvengano spesso piccoli fenomeni paranormali che non vengono citati dai media in quanto sono ormai consuetudine, quali piccoli spostamenti di oggetti o cose simili,

Lasciamo come sempre il giudizio ultimo alla vostra coscienza, ricordandovi però che fantasmi o meno questi luoghi sono stati permeati di numerose battaglie e morti cruente e questa non è una leggenda.

Una notte con Azzurrina
di Francesca De Santis

Tormentati dalla leggenda sul fantasma della piccola Azzurrina, ci siamo catapultati, galeotta una vacanza riminese, al Castello di Montebello per dividere col luogo e condividere con i lettori le nostre sensazioni. Una scortese accoglienza ci ha impedito l'ingresso alle 22.30. I gruppi in visita sono sempre gremiti e per ragioni di sicurezza non si può accedere in più di quarantacinzue persone per volta. La cosa eccezionale è che la notturna al castello raccoglie una quantità tale di afflusso di persone che, avendo fatto due conti all'uscita dalla visita, l'ammontare raggiunge (qualora fosse sempre costante la quantità) i mille e trecento euro per serata! Niente male. Ma se non vi fosse stata la leggenda della piccola bambina albina, cosa ne sarebbe stato del castello dei primi possedenti, i Malatesta? "Teatro di sanguinose battaglie"... ecco come la guida ci ha presentato le mura intorno a noi. Una sola entrata, una sola uscita. Niente foto, niente telecamere, non appoggiarsi ai muri (impossibile farlo, vista la quantità incredibile di scorpioni che vi passeggiano). Una serie di caute e suggestive intimidazioni sulle sensazioni che si potrebbero provare. Poi si parte. Nota bene: Purtroppo è un "percorso" difficoltoso per i disabili questo. Non lo consigliamo. Qualche chiacchiera generale ci trasporta nella prima stanza. Cosa abbiamo pensato sapendo che un tavolo (prima illusione: sembrava tanto pesante, ma ad occhi esperti non sfugge la fregatura ) di almeno cinquanta chili ( ripeto, sembrava di almeno duecento) si era sollevato durante una seduta spiritica? Niente. Questo è stato il dramma. Sarà che la visita era appena iniziata, ma il cinismo dilagava. Ho deciso perciò di nascondermi e di dare un'occhiata sotto il tavolo. Niente di particolare. Ero però una delle poche ad avere la fortissima sensazione di avere sotto il naso qualcosa di estremamente vecchio... a dirla tutta... di morto. Dovrebbero aprire di più le finestre. In quella stanza comunque la guida ci ha spiegato il fenomeno delle materializzazioni. Nella seconda stanza, le famose impronte sul soffitto e la storia del vecchio guardiano non ci hanno spaventati. Diciamo che le questioni sono state principalmente due. La prima era l'alterazione: ci era stato impedito di salire al piano soprastante nella stanza precedente. La seconda è una piccolissima avventura capitata al nostro gruppo. Eravamo di fronte alla guida quando le luci iniziano a tentennare. Accese,spente,accese,spente. Intermittenza. Abbiamo pensato che eravamo fortunati. Qualche fenomeno si stava verificando intorno a noi. Sicchè la guida esordisce con: "Signore, se si scosta dall'interruttore magari...". Che delusione! Ma l'avventura non era finita. Il ragazzo che era con me e la mia famiglia inizia a lamentare delle strane sensazioni alla gamba. Le luci erano state accese. Lo guardiamo. Era il mio cane. Con la sua coda sfiorava la sua gamba. Poverino, si era impaurito! Non il cane, ma il ragazzo! Mio padre, per sciogliere la tensione esclama: "Questo non si è materializzato, l'ho portato da casa". Tante risate e via verso la stanza successiva. Ovviamente non riporto la paura che mi ha fatto la voce di una bambina di un metro al buio. Pensavo fosse Azzurrina. Ma niente. Nè le piccole trappole, nè la storia della tavola millenaria ci hanno colpito. "Energie negative" diceva la guida. Il mio cane se la spassava alla grande facendosi il bidet lì davanti. Tutti eravamo lì per Azzurrina. Siamo stati accontentati solo alla fine. Dato che il castello è famoso per la bambina, perchè porla in ultimo e darle meno spazio del necessario? Il quadro è davvero significativo. Due occhi giganti ti fissano e sembrano implorarti: "Dimmi dov'è che sono?". Sembra ti stia sfidando. Perchè si ha voglia di scendere, di andare nei sotterranei dove è sparita. "Al diavolo" pensavamo tutti. Fateci vedere dell'altro! Invece niente. I reperti audio sulle manifestazioni di Guendalina (Azzurrina) erano ambigui.
Non però deludenti. Assolutamente. Quegli occhietti vispi e interrogatori del quadro. "Indovina dove mi nascondo". Io chiudevo gli occhi. Mi chiedevo semplicemente com'è che era morta. Ho supposto uno stupro ed un successivo assassinio da parte delle guardie del castello. Perchè? Per logica. E' scesa a rincorrere la palla. E' scivolata, ha battuto la testa. Morta. Oppure, era albina? Qualcuno avrà commissionato la sua morte. Tanto a sedici anni sarebbe stata bruciata sul rogo. Resta il fatto che non è accettabile la morte di una bambina. Ma ancor più che dalla storia sia passata alla leggenda per le sue urla strazianti e per una voce che non si capisce se ride o piange. Usciti, abbiamo guardato le foto lì scattate. Mi sono chiesta: Ma perchè in questo castello, solo agli studiosi di Bologna è stato concesso l'ingresso e la possibilità di verificare eventi soprannaturali? Poi ecco sotto i miei occhi la foto di Daniele Gullà. Di lui a breve posteremo un'intervista. Siamo usciti dal castello. Mi sono voltata. Ho guardo una finestra sempre illuminata sulla torretta principale. Mi sono chiesta se Azzurrina vi salga mai, se con la palla sotto braccio alzi la mano per salutare qualche anima sensibile che riesce a percepirla. Se non avessi letto tanto su determinati argomenti, sarei rimasta illuminata. Ma non è così. Sapevo più o meno tutto. Ma finchè non tocchi con mano quelle mura... non capisci. Consiglio per tutti i lettori: fate ciò che ho fatto io. Appena entrati, toccate con mano le mura intorno a voi. Sentirete che è tutto vero. Che anche se Azzurrina non esiste, o non si manifesta, o è solo leggenda, intorno vi circonda un tempo davvero lontano. Un tempo che ha visto tante cose. E voi, con una mano, avrete toccato le mani di tanti altri che lì sono passati nei secoli antecedenti. Voto al castello di Montebello: 9. Perchè? Perchè la storia è leggenda e lì la leggenda sopravvive. Perchè le guide sono colte e sanno rispondere. Perchè è un'esperienza unica da vivere. Perchè magari, ogni cinque anni, se capita bene, una bambina sgattaiola fuori dal passato. O si materializza qualche regalo per voi. O magari, si sente quell'odore di vecchio che ti fa apprezzare ciò che è stato.




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