di Francesca de Santis
La carta numero 49 , secondo la Suprema Arte Egizia della divinazione delle Carte, corrisponde all’asso di coppe. Al calice. E’ Solone il savio che fa da rappresentante della carta ( il savio della Grecia). Essa rappresenta inoltre la Metempsicosi e La Volontà. La carta, quando compare durante la lettura, se è al dritto rappresenta , guarda caso!, la Giustizia e la Tavola. E’ un invito ad una festa. Ma la tavola può anche significare la Tavola Della Legge, le Sacre Scritture.
Ora, parliamo dei tempi dell’antico Egitto, perciò fino a circa l’anno 1000 a.C. . Questo fa pensare a delle evidentissime strane coincidenze riguardanti i riferimenti al Santo Graal, qualora fosse riconosciuto come il calice dell’ultima cena di Cristo, e la divinazione egizia. Il senso principale e logico di questa carte è la legge o la volontà inflessibile, però conferma IN MODO ASSOLUTO i vaticini ( profezie) e presagi annunciati dalle carte venute fuori nelle sue prossimità. In particolare ci siamo interessati alla vicinanza con la carta numero 19, che indicherebbe la perdita di una causa.
La carta 19, indica, altra cosa strana, LA DISTRUZIONE DEL TEMPIO! , la catastrofe, il castigo e l’umanità. È la carta più nefasta tra tutte le 78 del mazzo. A sua volta, la lettera Coph, la diciannovesima dell’alfabeto sacro, ha come significato la religione. Tornando alla numero 49, il calice, si ha un’altra particolarità. Se associata alla numero 37, essa indica che durante un banchetto riceverà buone notizie da una donna. La carta numero 37 rappresenta l’impossibile, l’ideale, il cuore. Ed è una donna, una donna bionda. Una donna bionda come Maria Maddalena forse?
Sicuramente una moglie onesta, prudente, amante della casa, caritatevole. Se compare al rovescio, indica una donna di abitudini scandalose, una donna perversa. Guarda caso, accanto alla numero 49, si esercita come oracolo invitando gli uomini a non eccedere nella passione amorosa. Troppe coincidenze…
Voi che ne pensate?
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